CIVITANOVA MARCHE – Da Dhaka a Mondolfo, l’arte di Tonino Maurizi non conosce confini. Settanta opere a firma dello scultore e pittore di Montecosaro sono esposte nella sala Aurora del complesso monumentale di Sant’Agostino, a Mondolfo. La mostra, dal titolo ‘Mille volte Natale’, sarà visitabile fino al 22 gennaio dal lunedì al giovedì con orario 10-13 e il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Settanta tele che rappresentano la ‘Natività’ in vari ambienti, «San Giuseppe, Gesù e Maria sono rappresentati in un’atmosfera differenti per ogni quadro», spiega l’artista. L’iniziativa è a cura del prof. Stefano Papetti e di Francesca Maurizi, con il patrocinio del Comune di Mondolfo, Sayato e Meadows. Ma c’è di più. Lo stesso Maurizi è reduce dell’esperienza della diciannovesima edizione della Biennale di Dhaka, in Bangladesh, dove ha esposto circa venti opere nel corso di una duale sui ‘relitti spiaggiati’. «Nella storia dell’essere umano – afferma Francesca Maurizi – il mare ha rappresentato da sempre l’ignoto, il sogno e l’orizzonte. Ha rappresentato e continua a rappresentare la sfida dell’uomo nei confronti dei propri limiti. Seguendo le tracce di marinai, costruttori, avventurieri, di passeggeri per scelta o costrizione, Benazzo ferma il silenzio pieno di aspettative e rimpianti, di partenze e approdi, di recuperi e salvataggi, racchiuso nei resti di quelle imbarcazioni. Nelle opere di Maurizi, poi, questi relitti prendono vita e raccontano storie mai raccontate, quelle di chi, guardandoli, ascolta la voce del mare e dei suoi abitanti».
L’artista ha dunque tratto ispirazione dal mare, con gli scatti sui resti lasciati in spiaggia. «Erano presenti oltre 104 nazioni – specifica Tonino Maurizi – e l’atmosfera è stata fantastica. Si tratta di un paese che ha ottenuto l’indipendenza dal Bangladesh nei primi anni ‘70 e che al momento è in forte crescita, anche dal punto di vista artistico e culturale». Tonino Maurizi, artista poliedrico e contemporaneo, ha dedicato gran parte della sua vita all’arte, passione che coltivava già da ragazzino. Si è esibito in varie parti del mondo, da Parigi a Shangai e a settembre ed ottobre scorsi, ha esposto al Tempio di Domiziano, in una mostra dal titolo ‘Le forme del tempo’.