Pesaro

Pesaro, Ddl sicurezza e bodycam: il consiglio contro “gli abusi e violazione privacy”

Per la maggioranza «l'aumento della sorveglianza può portare ad abusi». L'opposizione: «Strumentalizzazioni». È polemica a Pesaro

Il consiglio comunale di Pesaro

PESARO – Sicurezza, ordine del giorno in Comune contro il restringimento delle libertà democratiche previsto dal “DDL sicurezza”. Un atto approvato con 18 voti favorevoli e 10 contrari e proposto dai consiglieri Fabbri, Manenti, Palazzi, Lugli, Mattioli, Cioppi, Vastante, Drago, Rocchi, Anniballi, Alessandroni, Dominici, Tommasoli e Salvatori. «Un disegno di legge che ha diverse problematiche, molte delle misere proposte rischiano di ledere libertà civili e diritti fondamentali. L’aumento della sorveglianza e il potenziamento dei poteri delle forze dell’ordine senza adeguati controlli e bilanciamenti possono portare a situazione di abuso e violazione della privacy dei cittadini. La sicurezza non può e non deve essere raggiunta a scapito della giustizia sociale».   

Tra gli interventi, quello della consigliera Boresta: «Un odg infarcito di strumentalizzazioni ideologiche, non corrisponde al vero né nelle premesse né nelle considerazioni finali. Non pregiudica la libertà di pensiero, tantomeno la libertà di dissenso». Per Marinucci: «La libertà di uno finisce dove inizia quella degli altri, se una persona vuole andare a lavorare non è possibile che non possa farlo se altri vogliono manifestare. No a occupare, sì a lavorare».  Lanzi: «Il fatto che con questo decreto vengano date delle bodycam, servono a tutela delle forze dell’ordine». 

Bernardi: «Le forze di polizia fungono da difensori dei cittadini e delle leggi. Giusto che vengano dotati da bodycam, così da poter vedere le immagini degli scontri, ad esempio di Pisa, da entrambe le prospettive. Come giusto che vengano dotati di numeri identificativi. Tornando al DDL sicurezza, lo definirei DDL insicurezza. Mi sconvolge chi si riempie la bocca in difesa della famiglia, poi nega una sim a chi è a 3000km da casa. Una chiara volontà di limitare la loro libertà». 

Salvatori: «Tante perplessità. Trovo preoccupante che in un’aula di Consiglio comunale si prendano le difese di Casa Pound, persone neofasciste e neonaziste. Vorrei porre l’accento sulla resistenza passiva che il DDL sta minacciando». 

Alessandroni: «Si può parlare di nuovi reati, da illecito amministrativo siamo passati a illecito pensale con un inasprimento delle pene, senza risolvere problemi sociali che avrebbero bisogno di un sostegno». 

Malandrino: «Leggendo il DDL sicurezza non trovo abolizione della libertà di manifestazione, così come non trovo la limitazione delle persone. Questo DDL tutela la libertà di chi si muove rispettando le leggi, contro chi queste leggi non le vuole rispettare». 

Drago: «Trovo preoccupante il clima generale intorno al quale nasce questo DDL. Un clima di controllo e limitazione». 

Tomassoli: «Evidenzio punti ben precisi che vanno a ledere libertà personali: il disegno di legge prevede, tra gli altri provvedimenti, una serie di misure per colpire le attiviste e attivisti per il clima; il disegno di legge impedisce alle persone migranti senza documenti di acquistare una SIM per poter mettersi in contatto con le loro famiglie; il disegno di legge trasforma in illecito penale il blocco stradale o ferroviario mediante ostruzione fatta con il proprio corpo,  il disegno di legge prevede il carcere per le detenute madri, che non avranno più la pena differita. Metterci in bocca parole che non abbiamo sottoscritto è falso, vi prego di essere uniti e non strumentalizzare».