Pesaro

Pesaro Urbino, diminuiscono gli infortuni sul lavoro. Luzi (Amnil): «I numeri vanno analizzati, manca lavoro»

A gennaio 334 casi e 307 malattie professionali. «Donne colpite, la crisi non sia pretesto per diminuire la sicurezza»

Fausto Luzi, presidente Amnil Pesaro

PESARO – Diminuiscono gli infortuni collegati ai contagi di Covid, ci si continua a far male sul lavoro, anche in ambito femminile. A certificarlo i dati Inail elaborati dall’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL) di Pesaro e Urbino che indicano come a gennaio, nelle Marche, siano stati denunciati 1.363 infortuni (- 2,43% rispetto allo stesso periodo del 2021). Di questi praticamente la metà (677 casi contro i 709 del 2021) ha coinvolto lavoratrici. Stringendo il focus alla provincia di Pesaro e Urbino, nel gennaio 2022 gli incidenti denunciati (ambosessi) sono stati 334 (2 in più rispetto al gennaio 2021), con un’incidenza fra maschi e femmine che rispecchia la casistica regionale. Non è stato invece registrato nessun caso mortale.

Diverso il quadro sul versante delle malattie professionali che a gennaio 2022, a livello regionale, mostra un totale di 307 denunce (- 8,3% rispetto al gennaio 2021) fra i settori industria e servizi, agricoltura e conto Stato: in 214 casi hanno riguardato maschi e in 93 femmine.

Per quanto riguarda il Covid al femminile, a livello di Provincia di Pesaro e Urbino, gli infortuni sul lavoro denunciati con eziologia Covid – per la maggior parte in ambito sanitario – sono in diminuzione rispetto ai mesi caldi della pandemia. Nel complesso, dal mese di dicembre 2020 al gennaio 2022 per la circoscrizione Inail di Pesaro i casi ammontano a 280, di cui 202 donne, pari al 72% del totale degli eventi. Mentre per la circoscrizione Inail di Fano sono stati registrati 217 casi, di cui 152 donne, pari al 70% del totale.

«I freddi numeri delle statistiche ci consegnano in realtà un quadro difficile, reso ancor più complicato dalla crisi economica e dalle gravissime tensioni internazionali in est Europa – commenta Fausto Luzi, Presidente ANMIL Pesaro e Urbino e componente del Comitato esecutivo dell’associazione a Roma -. Le percentuali in timida diminuzione non devono trarre in inganno, perché purtroppo da diverso tempo stiamo facendo i conti con mancanza di lavoro e crisi. È fondamentale tenere alta l’attenzione sul fenomeno infortunistico, promuovere sempre più investimenti sui versanti della prevenzione, della sicurezza e dei controlli perché la sicurezza sul lavoro deve rimanere obiettivo comune per tutti. In questo contesto l’avvicinarsi della ricorrenza dell’8 marzo è l’occasione per ricordare l’impegno di tantissime lavoratrici che, nei mesi più bui della pandemia e non solo, hanno portato avanti con coraggio e abnegazione il proprio lavoro. A questo proposito ringrazio per la loro sensibilità attorno ai temi che interessano l’Associazione anche le consiglieri provinciali ANMIL Marta Tomassini e Oriana Valentini, donne che hanno vissuto in prima persona il dramma dell’infortunio e sono sempre pronte e disponibili nel dedicare grande attenzione e a sostenere chi, purtroppo, rimane vittima di infortuni o malattie professionali. ANMIL, del resto, ha scelto di essere al fianco in maniera ancor più concreta a tutti i lavoratori: sono stati potenziati i servizi agli associati e ai loro familiari (dal Caf al patronato fino ad agevolazioni per l’assistenza legale) e a Fano, in viale Cairoli 43, è stata da poco aperta al pubblico la nuova sede che offre ad associati e non utili servizi a costi più che accessibili. Tra l’altro è stata appena attivata una convenzione con BCC Fano per offrire ai soci della banca, sia privati che imprese, i qualificati servizi di Caf e patronato».