PESARO – Alle dimissioni del direttore generale di Ast1 Nadia Storti, seguono quelle di Edoardo Berselli, direttore sanitario. La sanità è scossa e il Pd Pesaro punta il dito sulla Regione.
«La giunta Acquaroli che gestisce la sanità marchigiana, sta scomponendo il suo puzzle e continua a perder figure gestionali competenti e fondamentali per la qualità e l’efficienza della produzione di prestazioni e servizi e la gestione delle unità ospedaliere. Due dimissioni in pochi giorni. Una nota che ha dell’inverosimile, in quanto decisione maturata da tempo per il carico insostenibile da duplice lavoro certamente troppo gravoso e non presa in considerazione dall’assessore regionale alla sanità e dai suoi tutor, per ricercare figure da affiancarlo o meglio sostituirlo per permettergli di svolgere a pieno la sua funzione operativa».
I Dem continuano: «Con questa politica che governa la sanità delle Marche chi avrà più interesse a lavorarci? Ci rendiamo conto che la nostra sanità pubblica sta perdendo letteralmente per abbandono, dirigenti e professionisti a tutti i livelli, anche a seguito dello scellerato smantellamento dell’Azienda Marche Nord incorporata nella nuova AST a fine anno 2023, che ancora non vede definirsi l’Atto aziendale, documento fondamentale per definire i reparti, i servizi ospedalieri e delle strutture sanitarie della provincia. Dopo la “revoca” a nostro avviso incosciente, della realizzazione di un Nuovo Ospedale con oltre 600 posti letto, sostituito da un progetto per poco più di 300 di cui ancora non si intravede neanche un rendering e le promesse elettorali di riapertura dei 13 ospedali del territorio, assistiamo attoniti ad un inspiegabile ritardo della pubblicazione del piano aziendale, con la conseguente esasperazione degli stessi operatori sanitari, il personale e tutti i cittadini che continuano a rivolgersi al privato, viste le interminabili liste d’attesa che hanno raggiunto livelli mai visti prima.
Auspichiamo una forte presa d’atto da parte del governatore Acquaroli, che si è sempre reputato non “anti Pesaro” per chiedere le dimissioni immediate dell’assessore alla sanità Saltamartini e all’edilizia sanitaria Francesco Baldelli che ad oggi, visto che l’avviso pubblico è scaduto il 28 Febbraio, non è riuscito ancora ad individuare i locali dove dovranno essere trasferiti i reparti di Muraglia, lasciando allo sbando e nel limbo pazienti, famiglie e personale che attendono risposte e certezze, causando le dimissioni della dr.ssa Storti e del dr.Berselli. I pesaresi si mobiliteranno in massa, e noi con loro, per cercare di salvare la sanità marchigiana che sta intraprendendo la strada del declino».