URBINO – Dimissioni Gambini, il governatore Francesco Acquaroli chiede che «prevalga il senso di responsabilità nei confronti delle comunità e la responsabilità politica nei confronti degli impegni presi». Poi si è detto convinto che prevarrà il buon senso.
Subito all’attacco Alessia Morani, in quota Pd: «La destra nelle Marche è alla frutta. Dopo le dimissioni del sindaco di Osimo Pirani, sono arrivate quelle del sindaco di Urbino Gambini. Vedremo se è solo una messinscena da premio Oscar. Ci sono 20 giorni per osservare tutte le loro pantomime e non mi stupirei se Gambini facesse una retromarcia degna della sua incrollabile coerenza. Acquaroli prova disperatamente a tenere insieme i pezzi perché è consapevole che le prossime elezioni regionali sono alle porte ed è in estrema difficoltà. L’unico collante della destra è la spartizione del potere e quando le poltrone non sono sufficienti per tutti i loro famelici “sederi” le maggioranze saltano per aria. Stanno fallendo nei comuni ed in regione. Mandiamoli a casa, tutti».
A ruota Marta Ruggeri, consigliera regionale M5S: «Le dimissioni di Gambini sono l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza a governare della destra nella nostra regione. Mi auguro che non siano solo una farsa. Quella specie di psicodramma andato in scena ieri a Urbino – continua Ruggeri – dimostra inequivocabilmente di come le priorità per la destra siano anche da noi le poltrone da ricoprire e non i problemi dei cittadini, visto che proprio i posti da assegnare agli assessori sembrano essere stati la causa delle dimissioni date da Gambini. Le dimissioni non possono non far pensare a quelle date qualche mese fa sempre da un sindaco di destra a Osimo, e sempre per motivazioni legate a posti da ricoprire. Insomma, la destra nella nostra regione pur di vincere è sempre pronta alle alleanze elettorali più forzate e innaturali ma poi alla prova dei fatti non riesce a governare e a dare le risposte che i cittadini attendono, finendo per dividersi platealmente per lotte di potere che nulla hanno a che fare con il bene comune. Mi auguro che le dimissioni non siano solo una farsa a uso e consumo delle lotte interne della destra, perché gli urbinati meritano risposte ai loro problemi concreti e non stucchevoli teatrini politici».