Pesaro

Pesaro: dipendente in nero, scarsa igiene, niente green pass. Nei guai nota pasticceria

Le autorità hanno elevato ai due soci titolari verbali per un totale di poco inferiore ai 10mila euro: per loro anche tre giorni di chiusura dell’attività

PESARO – Scarsa igiene, mancato rispetto delle norme anti Covid-19 e un dipendente irregolare. Sono queste alcune delle infrazioni rilevate dalle autorità che hanno elevato verbali per un totale di poco inferiore ai 10mila euro a una nota pasticceria di Pesaro.

Il controllo rientra nell’operazione condotta ad inizio febbraio dai Carabinieri della Stazione di Pesaro che, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dal personale dell’ASUR, hanno messo in atto una serie di ispezioni a numerosi esercizi del territorio finalizzati alla verifica del rispetto delle normative relative a igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché al contrasto della diffusione della pandemia da Covid-19.

A seguito delle verifiche, i due soci titolari sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro per omessa formazione e informazione dei lavoratori dipendenti, nonché scarsa igiene nei luoghi di lavoro (reati estinguibili con il pagamento di ammende per un totale di 4668 euro).

Ad aggravare la situazione la presenza all’interno del locale di un lavoratore “in nero” (punita con un’ulteriore sanzione da 3600 euro) a cui si aggiunge anche il mancato rispetto della normativa anti-Covid in relazione alla verifica del possesso del green pass da parte dei dipendenti, all’uso delle mascherine, alla disponibilità di opportune indicazioni precauzionali e di materiale igienizzante; queste ultime violazioni sono state punite con sanzioni totali di 800 euro.

Preso atto della situazione, il personale operante ha applicato sia il provvedimento per il ripristino delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, che comporta tre giorni di chiusura dell’attività, sia la sospensione dell’attività imprenditoriale, che prevede un’ulteriore sanzione da 300 euro e della quale è stata informata la locale Prefettura.