PESARO – Quasi azzerati i fondi per disabilità e salute mentale.
Luca Pandolfi, assessore alle Politiche sociali e presidente del Comitato dei sindaci dell’Ats1, raccoglie e rilancia l’allarme delle famiglie: «La Regione ha stanziato appena il 4,17% delle risorse rispetto ai contributi di circa 3milioni che solitamente erogava per le famiglie in difficoltà economiche. Si intervenga subito, è a rischio la tenuta sociale e sanitaria del territorio e, soprattutto, la salute dei cittadini».
Il Fondo regionale di solidarietà, ha infatti previsto, finora, solo 124.487 euro rispetto ai circa 3milioni che solitamente riversava su tutti gli Ambiti Territoriali Sociali delle Marche tramite le Legge di Bilancio (approvata dall’ente a dicembre). «Risorse irrisorie, minori addirittura dei rimborsi medi che arrivavano annualmente al Comune di Pesaro (nel 2024 sono stati di 248.307,02 euro; nel 2023 di 261.275,09 euro)».
Pandolfi parla di un ritardo, «perché non è possibile pensare che i fondi per le persone con disabilità o con patologie mentali in condizioni di disagio economico siano davvero così esigui» ma sottolinea comunque «che anche si trattasse di un mero posticipo di risorse, questo metodo organizzativo e di gestione dei contributi rischia di mettere in crisi le Amministrazioni comunali del territorio che si vedono azzerato, ad oggi, il fondo regionale con pesanti ripercussioni sui bilanci e, soprattutto, destabilizza gli utenti e le loro famiglie, allarmati dalla mancanza di un supporto economico essenziale per far fronte a una spesa non prorogabile e anche piuttosto sostenuta, come quella per le rette delle strutture residenziali».
L’assessore e presidente del Comitato dei sindaci dell’Ats1 riprende quanto sottolineato dalle famiglie beneficiarie del fondo (circa 400 in tutta la Regione), anche tramite le associazioni (come il Gruppo Solidarietà) e ricorda gli altri tagli fatti dall’ente dorico: «È l’ennesimo taglio che la Regione fa sui servizi socio sanitari a discapito dei marchigiani più fragili. A dicembre avevamo sottolineato il dimezzamento delle risorse per le disabilità gravissime e sensoriali, fra l’altro erogate molti mesi dopo l’annualità di riferimento. Il susseguirsi di queste situazioni è un segno chiaro e purtroppo molto indicativo di un fallimento gestionale ed organizzativo della Regione per i sostegni alle categorie più fragili e che sono anche quelle che con più difficoltà riescono a sostenere le loro istanze».
La cronicità del problema organizzativo è segnata anche «dal limbo in cui si trovano le famiglie dei servizi di salute mentale che la Regione Marche sta allontanando dalla città per i lavori all’ospedale di Muraglia senza il minimo coinvolgimento e aggiornamento; dalla mancata realizzazione a Pesaro del Centro per l’Autismo per il quale il Comune ha proposto una soluzione all’Ast; dalla latitanza dell’ente regionale sulle dovute richieste di informazioni sul futuro del centro diurno Il Gabbiano, che entro il 31 gennaio si sarebbe dovuto spostare dall’area del San Benedetto» conclude Pandolfi.