PESARO – Disagio giovanile, baby gang e nuove fragilità. Obiettivo istituire la figura dello psicologo di base.
Il Partito Democratico di Pesaro, sostiene e supporta la Proposta di Legge presentata dai consiglieri regionali dem, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri, per “Istituire la figura dello psicologo nelle cure primarie” secondo cui è fondamentale poter garantire ai cittadini un servizio di supporto psicologico alla portata di tutti.
L’iniziativa nasce dai Giovani Democratici delle Marche, tra i primi a sostenere l’esigenza di riconoscere la figura dello psicologo di base e la necessità di favorirne l’inserimento nei presidi territoriali. Un progetto pienamente condiviso e sostenuto anche dalla segreteria comunale e dal gruppo consiliare del PD Pesaro, che per promuovere e sostenere con maggior forza il progetto, ha presentato una mozione d’indirizzo già anticipata al Presidente Acquaroli in occasione del consiglio comunale monotematico sulla Sanità del 4 Maggio, a riconferma dell’azione condivisa con i propri rappresentanti in Regione.
«La tutela della salute mentale di ogni cittadino e in modo particolare dei giovani e dei più fragili – riferisce la capogruppo PD Anna Maria Mattioli – deve essere al centro dell’azione amministrativa di ogni istituzione che abbia a cuore il bene della comunità, col principio fondamentale di tutela dei più deboli dei quali siamo sempre stati portavoce. L’ascolto e il dialogo con le associazioni di riferimento, sarà fondamentale per lo sviluppo di questo importante progetto socio-psicologico di cura collettiva».
«Il Partito Democratico di Pesaro, col sostegno unanime di tutta la maggioranza – sostiene ancora Mattioli – crede fermamente nell’importanza del supporto psicologico alla portata di tutti, soprattutto in questo frangente storico in cui la crisi economica, la perdita di posti di lavoro, la guerra in Ucraina con il conseguente aumento dei costi di tutti i beni primari e delle fonti energetiche, senza dimenticare due anni di pandemia segnata da lutti, separazioni e violenze domestiche che hanno stravolto l’equilibrio e la quotidianità dei cittadini. Il disagio giovanile con l’aumento del numero di “baby gang” anche nella nostra città, sono uno dei campanelli d’allarme del problema sociale che vivono i nostri ragazzi. L’organizzazione sanitaria regionale, dovrà quindi dare risposte alle nuove fragilità, alle sindromi depressive, ai disturbi alimentari quali anoressie e bulimia, così come le dipendenze di ogni genere».
Mattioli auspica che questa proposta di legge avrà la sua approvazione in sede regionale, che consentirà la realizzazione di reti integrate di servizi valorizzando la psicologia, quale disciplina fondamentale per ridurre il disagio psicosociale, diminuendo così il ricorso eccessivo agli psicofarmaci, visite psichiatriche specialistiche, esami radiografici e analisi di vario genere tutte a carico del Servizio Sanitario Nazionale per risolvere disagi che avrebbero maggior risoluzione se affrontati con i moderni strumenti della psicologia.