PESARO – Caso Riceci, il presidente della Provincia Giuseppe Paolini ha in mano la lettera firmata dal dirigente del Genio Civile della Regione e attacca la Regione.
«Non ci stiamo a questi giochi, né allo scaricabarile. E nemmeno alle contraddizioni e alle invasioni di campo. Così è troppo facile e comodo. L’assessore Stefano Aguzzi dice che la Provincia deve archiviare subito la pratica? Peccato che il documento inviato alla Provincia dal Genio Civile della Regione lo scorso tre gennaio evidenzi tutt’altro».
Premessa: «Ribadisco per l’ennesima volta la mia ferma contrarietà politica alla realizzazione dell’impianto di smaltimento rifiuti, sovradimensionato per le necessità del territorio e impattante sotto ogni profilo, sia ambientale che paesaggistico, sul territorio locale e su quello provinciale. Posizione che anche il consiglio provinciale ha espresso con un ordine del giorno».
«Forse Aguzzi non parla con i suoi stessi uffici. Ma il procedimento è in capo per legge ai tecnici della Provincia. E non sono certo i politici che possono determinare l’adozione di atti di natura strettamente tecnica e procedimentale. Ciò premesso, contrariamente a quanto affermato dall’assessore regionale, allo stato di sviluppo del procedimento non ci sono i presupposti per archiviare l’istanza della società Aurora. Questo perché la stessa società, entro il termine stabilito, ha prodotto una copiosa documentazione tecnica-amministrativa a riscontro della richiesta degli enti partecipanti al procedimento diretto e coordinato dalla Provincia».
L’elemento che, secondo Paolini, «mette in luce tutte le contraddizioni della Regione sulla vicenda» è il fatto che «tra questa documentazione è compresa anche la corrispondenza intercorsa dallo scorso dicembre ai primi giorni di gennaio tra la società Aurora e il Genio Civile della Regione». Nella lettera del Genio Civile datata tre gennaio, «si legge tra l’altro con chiarezza che “la nuova proposta avanzata dalla ditta prevede di estendere il piano indagini inizialmente prodotto, interessando l’intera area coinvolta dalla discarica e zone contermini, con l’installazione di specifica strumentazione geotecnica per il monitoraggio dell’intera zona, a partire dal 2024 (…) proponendo in questa fase letture strumentali per un periodo temporale di almeno 4 mesi”. A fronte di questo documento prodotto dal Genio Civile della Regione la Provincia dovrebbe archiviare subito?».
Non solo: «Nel testo “si precisa che (…) sia necessario prevedere, in aggiunta a quelli previsti, anche l’installazione di piezometri (…) come già anticipato nel corso degli incontri tecnici dello scorso dicembre”, intercorsi esclusivamente tra Regione e Aurora», evidenzia Paolini. «Quindi il Genio Civile della Regione ci dice una cosa e Aguzzi un’altra». Ancora: «In questo documento il Genio Civile conclude “esprimendo un giudizio positivo” sulla proposta della ditta Aurora, “limitatamente al piano di indagine e alla documentazione tecnica integrativa, riservandosi di valutare successivamente gli esiti della campagna e degli elaborati che ne scaturiranno (…) non potendo escludere a priori eventuali ulteriori approfondimenti prescrittivi per le successive fasi progettuali. Si specifica altresì che la presentazione della documentazione integrativa concordata” tra Regione e Aurora “non costituisce da sola garanzia di un esito favorevole dell’istruttoria relativa al provvedimento”. Precisazione tra l’altro pienamente condivisibile. E’ la stessa Regione quindi a prevedere ulteriori fasi progettuali: evidente contraddizione tra la comunicazione del Genio Civile e quella dell’assessore».
Così il presidente della Provincia, che tra l’altro rimarca ancora come «su un punto dirimente, il consiglio regionale, più volte sollecitato dal consiglio provinciale, non abbia fornito l’interpretazione autentica delle norme del piano regionale dei rifiuti riguardanti il rispetto delle distanze dai centri abitati». Mentre dagli uffici della Provincia si puntualizza che «a fronte dell’acquisizione della documentazione prodotta nei termini da Aurora e del documento del Genio Civile della Regione, si provvederà come previsto dai termini di legge a convocare la conferenza dei servizi decisoria. Nel frattempo, sarà convocata una conferenza di servizi istruttoria per una prima valutazione preliminare della documentazione acquisita da Aurora e per evidenziare i principali profili di criticità che la richiesta di realizzazione dell’impianto comporta. Tutto ciò con l’obiettivo di acquisire, nel rispetto della dialettica procedimentale, tutti gli elementi utili e rilevanti per assumere una decisione finale pienamente ponderata e motivata, che tenga conto di tutte le risultanze dell’istruttoria».