PESARO – Discarica di Riceci, in attesa della pietra tombale. Bocciato l’emendamento salva-Riceci nei giorni scorsi relativo alla vicinanza degli impianti ai centri abitati, ecco un capitolo ancora aperto.
«A febbraio 2023 depositai in Consiglio regionale un atto riguardante la richiesta di apposizione del vincolo paesaggistico sulla collina di Riceci – sottolinea Marta Ruggeri, capogruppo M5S in consiglio regionale – Ritenni indispensabile interrogare la Giunta e l’Assessore competente sullo stato del procedimento in corso presso la Regione Marche per vincolare il paesaggio di Riceci come sito di “Notevole interesse pubblico”, allo scopo di impedire la costruzione della discarica. Ricordo che il procedimento è stato avviato il 2 novembre 2023 su iniziativa del Consiglio comunale di Petriano. Il 12 dicembre il sindaco Fabrizioli presentò formale richiesta alla Commissione regionale per la tutela del paesaggio della Regione Marche per l’avvio della procedura prevista dalla normativa vigente al fine di giungere alla dichiarazione di “Notevole interesse pubblico” della zona interessata dal progetto che prevede la collocazione della discarica proposta dalla ditta Aurora S.r.l. di San Marino in collaborazione con il gestore Marche Multiservizi».
Ruggeri incalza: «Sono trascorsi altri 10 mesi da questa risposta, oltre un anno dalla richiesta formale da parte del Comune di Petriano, e del vincolo nessuna notizia. Nel frattempo il 19 settembre 2024 la Provincia di Pesaro e Urbino ha reso noto che si è svolta la seconda e conclusiva seduta della conferenza decisoria nell’ambito del Procedimento di autorizzazione unica (cosiddetto Paur) con la quale si è rigettata l’istanza presentata dalla ditta Aurora. Il 7 dicembre 2024 l’amministrazione comunale di Petriano ha reso noto di aver ricevuto una notifica da parte della ditta di deposito di un ricorso al T.A.R contro il diniego all’autorizzazione del progetto della discarica. Insomma, parafrasando la famosa canzone di Battiato “mentre tutti intorno fanno rumore, la Regione resta calma e indifferente” visto che ad oggi non risulta che la Commissione regionale e la Soprintendenza archeologica abbiano provveduto a porre sotto la tutela del vincolo paesaggistico la suddetta area. Per tale motivo ho depositato l’ennesimo atto per chiedere di nuovo al Presidente e all’Assessore competente lo stato dei fatti e se intendano seriamente, per quanto di competenza regionale, porre Riceci sotto la tutela del vincolo paesaggistico».