PESARO – Sit in contro la discarica di Riceci. La delegazione ricevuta dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini. I rappresentanti dei comitati contro il progetto della discarica di Riceci hanno manifestato sotto la sede dell’Ente. «Li ringrazio per il dialogo costruttivo. Ho espresso la mia posizione contro la discarica dal primo giorno. Io e il consiglio provinciale siamo per un ‘no’ tombale e inattaccabile sulla questione e che si arrivi alla chiusura definitiva, sui contenuti, motivata, senza cavilli procedurali. In modo che il tutto non sia riproponibile né a Riceci, né in altri luoghi dell’entroterra. Siamo in una difficoltà enorme nel costringere l’entroterra a smaltire i rifiuti che arrivano dalle grandi città. Da parte della Provincia c’è la massima trasparenza e i prossimi incontri saranno aperti anche all’ascolto dei comitati se lo vorranno».
Il presidente ha ribadito che «il mio ‘no alla discarica’ c’era prima, c’è ora e ci sarà alla fine della vicenda. Ma chiudere adesso non è possibile per la Provincia sul piano tecnico, visto che il Genio civile regionale ha ammesso espressamente, nero su bianco, con lettera dello scorso tre gennaio, che la ditta svolgesse il monitoraggio nell’anno 2024. Tutto questo è arrivato dopo il ritiro del ricorso al Tar fatto da Aurora contro la Regione. Ai comitati ho detto che il mio obiettivo è comune al loro». Presenti anche il direttore generale Marco Domenicucci e il dirigente provinciale Andrea Pacchiarotti, che ha ripercorso l’iter sul piano tecnico fornendo delucidazioni e chiarimenti sulla vicenda sul lato procedurale.
Per il comitato «si è aperto un dialogo importante fra istituzioni e società civile, ma non si può neanche minimamente rilassarsi e pensare che il progetto discarica sia in procinto di venire cancellato. L’azienda lavora a pieno regime per ottenere l’autorizzazione e trasformare il sito di Riceci nel più imponente e terribile impianto di smaltimento di “rifiuti speciali non pericolosi” che si possa immaginare».