Pesaro

Disturbi dell’alimentazione in aumento, a Pesaro media mensile raddoppiata. Biancani: «Serve più personale»

Il consigliere regionale chiede uno psichiatra e uno psicologo in più per la struttura di Galantara. «Con la pandemia sono esplosi i casi»

PESARO – Disturbi alimentari in crescita dopo la pandemia, un fenomeno da tenere sotto controllo. Il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) interviene sulla necessità di rafforzare il personale assegnato all’Unità operativa per i Disturbi alimentari dell’Area Vasta 1 e in un’interrogazione, sottoscritta anche dalla consigliera Micaela Vitri, sollecita il potenziamento dell’ambulatorio di Galantara, con un secondo psichiatra e un secondo psicologo. L’emergenza sanitaria da Covid e i provvedimenti restrittivi hanno causato un aumento di queste patologie stimato intorno al 30%, secondo un’indagine promossa dal Ministero della Salute.

«Purtroppo – conferma Biancani – anche nel nostro territorio i casi di anoressia, di bulimia e di altre forme di disturbi dell’alimentazione dall’inizio della pandemia stanno aumentando, con un indice di crescita addirittura più altro rispetto alla media nazionale. Aumenta anche la gravità clinica dei casi, mentre scende l’età media in cui si manifestano. Dall’inizio del 2021 a metà maggio – puntualizza – l’Unità operativa di Pesaro ha già effettuato 48 prime visite e in poco più di quattro mesi sono stati presi in carico 152 casi, a fronte dei 197 presi in carico nell’intero 2020. La media mensile è raddoppiata».

Il consigliere regionale Biancani

Attualmente nella struttura, già in passato con carenze di personale, operano a tempo pieno uno psichiatra responsabile esclusivamente dedicato, uno psicologo, un infermiere e una dietista a tempo determinato. Per garantire la copertura del servizio 18 ore settimanali vengono svolte in convenzione da una seconda dietista e l’equipe si avvale della collaborazione di un neuropsichiatra infantile, ma solo per 20 ore mensili, suddivise tra tre professionisti diversi. «Abbiamo inoltre richiesto – aggiunge Biancani – di prevedere la presenza, eventualmente non continuativa, di un medico internista per le situazioni più gravi, così come previsto anche dalla legge regionale approvata all’unanimità nel 2020, e l’attivazione formale, se questo non fosse ancora avvenuto, della collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Marche Nord per i ricoveri degli adulti».

«L’ambulatorio di Galantara – osserva – si è caratterizzato fin dal suo avvio, nel 1999, per l’elevato flusso di utenti da tutta la provincia e da fuori regione. Mi sono impegnato perché la struttura venisse riconosciuta “Unità operativa dipartimentale”, cosa avvenuta nel 2017, e negli ultimi due anni ho presentato diverse interrogazioni per garantire l’assegnazione di personale adeguato, alle quali sono seguiti, riconosco all’Asur, ampliamenti della pianta organica, ma oggi non sono più sufficienti e il mio ringraziamento va al personale che, nonostante sottodimensionato, riesce a garantire un alto standard di servizi. Queste patologie – conclude – interessano nel nostro Paese circa 3 milioni di persone, di cui 2,3 adolescenti. Non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo tutelare una struttura come quella di Galantara, che rappresenta un riferimento non solo per la città di Pesaro, ma per l’intero territorio».