PESARO – Dopo il successo del mini-tour di presentazione del Rossini Opera Festival 2024 a Berlino e New York, città di riferimento per il pubblico americano ed europeo, nel mese di dicembre il Rossini Opera Festival sarà in Cina per firmare un protocollo di collaborazione con il Conservatorio di Musica di Shanghai, la più prestigiosa scuola di musica e arte della nazione. Per il Festival si tratta di un gradito ritorno, dopo la Mostra Rossini Opera Festival in China: The Magic and Mystery of Gioachino Rossini tenuta la scorsa estate nella Stazione Metropolitana Middle Longhua Road di Shanghai, percorsa quotidianamente da centomila passeggeri.
Gli eventi di Berlino e New York, ospitati dall’Ambasciatore d’Italia a Berlino, Armando Varricchio e dal Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, hanno riscosso una grande affluenza, tra addetti ai lavori, stampa specializzata e semplici appassionati. Entrambe le serate sono state impreziosite da un concerto tenuto da Chiara Tirotta, Pietro Adaíni e Giuseppe Toia, talenti formati nell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival. In programma brani della Cenerentola, nell’ambito del progetto speciale Cenerentola #25, finanziato dal Ministero della Cultura. Al termine, il numerosissimo e qualificato pubblico ha potuto gustare prodotti marchigiani doc proposti da Rossini Gourmet assieme a Food Brand Marche.
Queste le parole dell’Ambasciatore Armando Varricchio: «Sono molto contento che si sia riusciti a creare questo importante legame tra Pesaro e Berlino, sulle note del Maestro Gioachino Rossini. Stiamo costruendo un grande anno di cultura italiana in Germania, grazie a una combinazione unica di attività e appuntamenti nel Paese, che vedranno l’Italia in un ruolo di primo piano nel 2024. In questo viaggio attorno alla cultura, alla creatività e allo spirito innovativo italiano, che toccherà tutta la Germania, ci farà piacere trarre ispirazione anche dal genio rossiniano e dalla ‘creatività del fare’ che contraddistingue Pesaro, Capitale italiana della cultura 2024».
Riassume l’esito del tour il Presidente del Festival Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro: «Eventi come questi sono preziosi sotto molti aspetti: creano relazioni, offrono occasioni di promozione e conoscenza reciproca e generano idee e collaborazioni che poi maturano negli anni. Il lavoro che il Festival ha svolto sin dal 2018, in occasione delle celebrazioni di Rossini150, ha diffuso in tutto il mondo la conoscenza di Rossini e delle sue opere, grazie alla capillare attività svolta negli istituti Italiani di Cultura e nelle sedi diplomatiche italiane all’estero. Questo percorso assume ancora maggior valore, alla vigilia dell’eccezionale opportunità di Pesaro2024».