PESARO – La droga comprata in criptovalute. Arresti e perquisizioni.
È scattata all’alba dell’ultimo giorno di febbraio l’operazione della Sezione Operativa del Norm dei Carabinieri di Pesaro, che ha visto coinvolti venticinque militari e le unità cinofile Kevin e Bob in una serie di perquisizioni coordinate a Pesaro, Fano e Senigallia.
Le indagini, partite lo scorso anno dall’acquisto on line di sostanze stupefacenti da parte di alcuni pesaresi, avevano già condotto a due arresti e due denunce, corrispondenti ad altrettante perquisizioni. Questa seconda fase è seguita all’approfondimento investigativo dei canali di distribuzione delle droghe sul territorio, fino agli utenti finali.
Sono state in tutto nove le perquisizioni scattate contemporaneamente, e l’esito dei controlli ha confermato gli elementi raccolti dagli investigatori nei lunghi mesi d’indagini precedenti: due gli arresti, dei quali uno a Senigallia e sei le persone denunciate, che dovranno difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, in un caso, di detenzione un tirapugni e alcuni pugnali da combattimento. Sono state inoltre segnalate alla Prefettura due persone come semplici assuntori.
L’indagato con il maggiore quantitativo di hashish, poi finito in manette, aveva occultato in garage lo stupefacente acquistato con criptovalute e possedeva anche tutta la necessaria apparecchiatura per confezionare buste termosaldate sottovuoto, di cui è stato trovato un nutrito rifornimento suddiviso tra confezioni già piene di droga, altre usate e con all’interno solo residui e almeno altrettante ancora nuove, forse di scorta per eventuali futuri approvvigionamenti.
Anche le altre persone denunciate, oltre che dello stupefacente, sono state trovate in possesso di materiale per il confezionamento. A carico di una coppia di conviventi rinvenuti un paio di bilancini di precisione e oltre quaranta grammi di marjuana suddivisa in dosi e una modica quantità di cocaina, oltre a 4790 euro in banconote da 20 e 50, ritenuti dagli investigatori provento dell’attività di spaccio.
In totale l’inchiesta ha consentito il sequestro di circa un chilo e duecento grammi di hashish e settanta grammi di marijuana, oltre ai quasi cinquemila euro in contanti e a una dose di cocaina.
Sia l’arresto di Pesaro che quello di Senigallia sono già stati convalidati dalle rispettive Autorità Giudiziarie, che hanno ritenuto di applicare in un caso la custodia cautelare in carcere e, nell’altro, l’obbligo di firma in attesa del processo.