MARCHE – Richiesta di credito, gli imprenditori vanno sempre di meno in banca. E le Marche sono le prime a livello nazionale per calo di prestiti.
Tassi di interesse e altre congiunture, secondo la Cgia di Mestre analizza i dati di questi ultimi 15 anni. Secondo il centro statistiche si pensava che «le banche avessero chiuso i rubinetti del credito alle aziende italiane, invece pare sia avvenuto l’esatto contrario. Sono gli imprenditori che avrebbero deciso di non rivolgersi più agli istituti di credito, risolvendo lo storico problema della mancanza di liquidità attraverso il ricorso all’autofinanziamento. Come? Apportando capitali propri (di imprenditori e soci) o di terzi (attraverso il mercato dei capitali e l’azionariato diffuso). A sostegno di questa chiave di lettura segnaliamo anche la decisa diminuzione della domanda di credito avvenuta in questi anni da parte delle imprese».
Le Marche sono la prima regione per calo di prestiti. Nel 2011 le richieste di credito delle imprese furono di 28,7 miliardi e nel 2024 14,7 mld, ovvero un -48.9%.
Ancona è la sesta provincia a livello nazionale: gli imprenditori chiesero 9,5 miliardi di euro nel 2011, cifra ridotta a 4,6 nel 2024 (-51,5%). Poi Pesaro Urbino (10° posto a livello nazionale) passata da 7,6 miliardi a 3,9 (-48,9%). Poi Macerata (12°) passata da 5,3 mld a 2,7 mld (-48,5%) e Fermo (13°) passata da 2,7 mld a 1,4 mld (-48,4). Infine Ascoli Piceno (33°) passata da 3,6 mld di euro richiesti dagli imprenditori nel 2011 a 2 nel 2024 (-42,7%).
Aumentano invece i depositi delle imprese in banca passati da 4,4 mld a 11,4 mld (+156%).
