PESARO URBINO – Elezioni e piccole medie imprese. La Cna auspica una legislatura a misura anche degli artigiani. «L’Italia e la nostra provincia – spiega il presidente della Cna di Pesaro e Urbino Michele Matteucci – è costituita al 97% di piccole imprese. È con noi che la politica si deve confrontare prima che con tutti gli altri. Se questo Paese sta in piedi e cresce lo deve alle migliaia di piccole imprese che ogni giorno producono, creano, inventano offrendo lavoro e occupazione».
La Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa chiede che «alla cultura emergenziale si sostituisca una ritrovata capacità di guardare le profonde trasformazioni che investono la società italiana, in modo da recuperare la centralità dei soggetti sociali, veri e propri connettori ai processi reali».
Per questo la categoria ha preparato una serie di proposte concrete per un nuovo patto sociale mirato a ripartire dalle nostre solide radici per ri-avviare decisamente lo sviluppo economico e sociale dell’Italia.
Ecco allora i macrotemi: Energia, con un focus sulla scelta strategica dell’autoproduzione; semplificazione burocratica; politica industriale, tagliata su artigiani e piccole imprese. Poi export, Made in Italy e Turismo come tre leve di crescita. Ancora lavoro, contrattazione collettiva, formazione, rappresentanza, per favorire una occupazione di qualità e uno scatto di produttività; un fisco più leggero, più semplice e più orientato all’espansione. Ma anche concorrenza, in un’ottica di tutela delle piccole imprese; infrastrutture, materiali e immateriali, per irrobustire l’ossatura del nostro Paese; legalità, da perseguire combattendo la criminalità ma anche tutte le forme di abusivismo, sommerso, riciclaggio e usura. Infine welfare e Pensioni, per assicurare condizioni dignitose agli anziani e ai cittadini più fragili.