PESARO – Infrastrutture, commercio e contratti. Confcommercio Marche Nord ha incontrato i candidati del territorio per sottoporre un documento programmatico su quello che chiedono le imprese e su quanto serve al territorio per un nuovo sviluppo.
Sono stati invitati Antonio Baldelli (FdI), Elena Fabbri (Azione), Mirco Carloni (Lega), Stefano Aguzzi (Forza Italia), Giulia Marchionni (Noi Moderati), Samuela Melini (M5S), Pierpaolo Loffreda (+Europa), Daniele Vimini (Pd), Federico Talè (IV) e Renzo Savelli (Unione Popolare).
Amerigo Varotti, direttore Confcommercio Marche Nord insiste subito sulle infrastrutture: «Serve un cambio di passo. Non basta l’arretramento della ferrovia adriatica per Pesaro e Fano, ma occorre una nuova linea per tutte le Marche».
Dibattito caldo anche sulla Fano Grosseto e sulla galleria della Guinza. Ci sarebbero degli ostacoli sul traforo in cui è stata costruita una sola canna. La nuova normativa in caso di incendi prevede la presenza di camere di sovrapressione per le gallerie più lunghe di 4,5 km. I tecnici sono al lavoro per risolvere la questione.
Varotti commenta: «Siamo molto preoccupati dalla diversità di pareri ministeriali rispetto alla Fano Grosseto e in particolare alla galleria della Guinza, cosa che rischia di bloccare ancora una volta i lavori. Una arteria non più rinviabile. Dobbiamo inoltre spingere anche sulla Ciclovia Adriatica che collegherebbe il San Bartolo alla Riviera delle Palme».
Non solo grandi opere. «Sul Commercio è ora che la politica sostenga il commercio di vicinato, stiamo assistendo a una desertificazione e a una moria di negozi e piccole attività. Così si va a eliminare la caratteristica principale dell’Italian Life Style. Serve una legge ad hoc per sostenerle grazie a un fisco più equo e l’opportunità di affiancare al commercio nel negozio anche quello on line. Il caro bollette è una ulteriore mazzata. Tante aziende saranno costrette a chiudere in inverno, il Governo ha messo in campo iniziative modeste. Va affrontato il tema della speculazione sul gas e sugli extraprofitti. C’è un decreto che però non viene applicato a dovere con miliardi di tasse evase».
Quanto al turismo, Varotti chiede un ministero con portafoglio. «Abbiamo lanciato una richiesta da Pesaro: è il riconoscimento della ristorazione nel mondo del turismo. L’agriturismo è nell’agricoltura, ma ottiene finanziamenti dal turismo, questo deve avvenire anche nella ristorazione».
Da ultimo il tema del lavoro e dell’assenza di personale. «Bisogna dare validità ai contratti nazionali stipulati dalle associazioni e sindacati più rappresentativi così da superare il tema del salario minimo e della disaffezione dei giovani che non hanno convenienza a lavorare con stipendi bassi».