Pesaro

Emendamento salva-Riceci, Ruggeri (M5S): «Se passa, alleanza col centrosinistra rischia di saltare»

La consigliera regionale. «Con il voto temo che ogni intesa per le regionali partirebbe in salita e su una strada molto accidentata»

Marta Ruggeri, consigliera regionale M5s

PEARO – Emendamento salva-Riceci, a rischio anche l’alleanza Pd-M5S.

A farlo sapere è la consigliera regionale pentastellata Marta Ruggeri. «Per il 17 dicembre è stata convocata l’Assemblea dei Sindaci che compongono l’Ambito Territoriale della provincia di Pesaro e Urbino per la gestione dei rifiuti. Fra i punti all’ordine del giorno che i Sindaci saranno chiamati a votare ci sono le osservazioni al nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che la Regione si appresta ad adottare. Ringrazio il responsabile dei Verdi Gianluca Carrabs di avermi fatto notare che, alla quattordicesima osservazione, in quel documento dell’Assemblea Territoriale d’Ambito si propone di emendare il nuovo piano Regionale riducendo la distanza minima delle discariche dalle aree residenziali da 1.500 metri a 500 metri, ovvero un vero e proprio emendamento “salva discarica di Riceci”. Credo che i Sindaci dei Comuni di centro sinistra della Provincia di Pesaro e Urbino avranno l’occasione di dare un segnale forte nella direzione di una convergenza programmatica nel campo progressista, in vista delle elezioni regionali, votando contro la proposta di emendamento “salva discarica di Riceci” che andrà in discussione nell’Assemblea Territoriale d’Ambito. In mancanza, temo che ogni intesa in vista delle prossime regionali partirebbe in salita e su una strada molto accidentata».

Ruggeri chiude: «È sui temi importanti come quello del ruolo di indirizzo che deve avere la buona politica sulla gestione dei rifiuti e del rispetto dei diritti delle comunità locali alla salvaguardia del loro territorio che si baseranno le convergenze nel campo progressista, non certo sugli interessi economici dei gestori privati dei servizi pubblici. Invito pertanto chi di dovere a vigilare, evitando passi falsi che potrebbero procurare ferite insanabili nelle sensibilità di componenti determinanti di quell’area progressista che costituisce l’opposizione a questa Giunta regionale di destra, dentro e fuori del Consiglio regionale».

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