PESARO – Emergenza cinghiali, Coldiretti Pesaro Urbino chiede interventi rapidi.
La cabina di regia della Prefettura, insieme ai Gruppi operativi territoriali per la gestione dell’emergenza Psa, potrà dare risposte anche per quel che riguarda il controllo e contenimento della popolazione di cinghiali nelle Marche. Una possibilità emersa nel corso dell’incontro in Prefettura tra i vertici di Coldiretti Pesaro Urbino, il presidente Tommaso Di Sante e il direttore Claudio Calevi, e il prefetto Emanuela Saveria Greco.
Appuntamento richiesto dagli agricoltori per illustrare una situazione davvero preoccupante sia a causa dei continui danni alle coltivazioni, con gli agricoltori che abbandonano colture più remunerative o, addirittura, chiudono le aziende abbandonando il territorio. Per non parlare degli incidenti stradali, della sicurezza dei cittadini e, appunto, del rischio di contagio da peste suina, con le Marche accerchiate dai casi riscontrati in Lazio e in Emilia Romagna.
Di Sante e Calevi hanno informato il Prefetto della grande manifestazione regionale che Coldiretti sta organizzando per il mese di luglio ad Ancona. Proprio dalle normative nazionali sulla peste suina, con il Governo che ha nominato il Commissario straordinario per gestire l’emergenza, può arrivare la risposta per un vero e proprio censimento su una presenza ad oggi in mano agli Atc ma totalmente sottostimata. Basti pensare che per le Marche si parla di 40mila esemplari mentre la vicina Umbria ne stima 150mila. Con Pesaro si chiude anche il ciclo di incontri di Coldiretti nelle varie Prefetture marchigiane. Alcune risposte alla categoria sono arrivate con la nuova legge sulla caccia che, ieri in consiglio regionale, ha recepito le istanze avanzate da Coldiretti ma tutto ciò rischia di rimanere inutile se non si opererà una drastica riduzione straordinaria del numero di cinghiali presenti sul territorio marchigiano.