Pesaro

Emergenza idrica, Biancani: «Scegliere sito per l’invaso è una questione tecnica non politica, si faccia presto»

Il sindaco di Pesaro: «Grave problema di carenza dell'acqua, siamo fuori tempo massimo, dobbiamo agire»

Il Furlo

PESARO – Rischio emergenza idrica, il sindaco di Pesaro Andrea Biancani chiede di ragionare seriamente sul tema degli invasi.

«In questi giorni ancora dispersi e danni per le piogge torrenziali. Nello stesso momento tutta l’Italia ha dei grossi problemi per la carenza di risorse idriche. Ormai gli eventi atmosferici pericolosi sono diventati la normalità. Vi sembra normale continuare a perdere l’acqua delle piogge perché non abbiamo abbastanza bacini di accumulo in un periodo in cui l’acqua non c’è? I bacini idrici inoltre sono molto importanti perché evitano i danni legati alle alluvioni in quando riducono anche le piene dei fiumi perché trattengono l’acqua, evitando che ne arrivi troppa a valle, proprio nei momenti di piena. Hanno una funzione di area di laminazione accumulando acqua proprio nei momenti più pericolosi. Pesaro ad esempio negli ultimi anni è stata più volte salvata dalle piene grazie alla diga di Mercatale».

Biancani parla del territorio pesarese. «Vista la carenza di risorse idriche anche nella nostra provincia cosa aspettiamo a fare un progetto definitivo per individuare dove fare un nuovo bacino?  Come nuovo sindaco di Pesaro sono convinto che sia urgente fare delle scelte importanti in questo senso. Il tempo è praticamente scaduto. Dove fare il nuovo bacino non è una scelta politica, deve essere una scelta solo tecnica. La scelta politica è quella di decidere di dare mandato ai tecnici di completare lo studio».

Sono anni che se ne parla ma l’immobilismo dettato dalla scelta del luogo tra cinque probabili siti ha prevalso. E gli invasi gestiti da Enel non sono stati ripuliti come da accordi.

«Siamo talmente in ritardo da non poter neppure pulire i bacini esistenti, ormai ridotti al 50% delle proprie capacità, perché non ci possiamo permettere di svuotare, pulire, nessuno dei 3 bacini che abbiamo. Resteremo senz’acqua. Pensare di risolvere il problema utilizzando le acque sotterranee o di sorgente è sempre più anacronistico in quanto la carenza della neve e piogge sempre più spesso violente non permettono la ricarica delle falde sotterranee. Un’altra scelta da intraprendere, soprattutto per affrontare le emergenze, è il dissalatore che ci consentirebbe di utilizzare l’acqua del mare. A fianco a queste scelte occorre trovare soluzioni per ridurre le perdite, purtroppo elevate, e avviare un’azione educativa rivolta ai cittadini. L’acqua è preziosa e non deve essere sprecata. È una risorsa “finita”, non infinita».

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