Pesaro

Emergenza idrica e piogge, il prelievo dal pozzo del Burano resta ma scende a 250 litri al secondo

Le precipitazioni hanno dato qualche aiuto, ma l'emergenza resta. Aguzzi: «Nuovo comitato il 29 agosto, il Metauro ancora in sofferenza»

L'acqua che sgorga dal Burano

PESARO – Le piogge degli ultimi giorni allentano la tensione sulla crisi idrica. Ma non siamo fuori.

Per far fronte alla crisi idrica che sta colpendo il Pesarese, si continueranno ad usare le acque del Pozzo Burano, ma con una portata minore. E’ quanto ha stabilito questa mattina 22 agosto il Comitato Provinciale di Protezione Civile di Pesaro e Urbino convocato dalla Regione Marche insieme al Prefetto di Pesaro Urbino Emanuela Saveria Greco.

«Come già spiegato nelle settimane precedenti – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi –  teniamo costantemente sotto controllo l’andamento della crisi idrica nel pesarese. Il fiume Metauro, da cui deriva l’approvvigionamento dell’acqua durante l’anno, si trova  in una forte sofferenza che ha richiesto, il 7 agosto scorso,  la messa in funzione del pozzo del Burano che getta acqua nel fiume a monte per 300 litri al secondo. Visto il miglioramento della situazione, purtroppo non dovuto alle piogge nelle quali invece  speravamo, abbiamo deciso di mantenere aperto il pozzo pur con una piccola riduzione della portata che da 300 litri passa a 250».

La prossima riunione del Comitato è già fissata per giovedì 29 agosto.

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