Pesaro

Emergenza idrica, uso razionato dell’acqua a Pesaro. Il sindaco: «Consumo responsabile»

Il sindaco Biancani: «Chiesto un incontro urgente alla Prefettura. Con i progetti attualmente previsti ci vorrebbero 15 anni per la pulizia degli invasi. Tempi inaccettabili»

PESARO – il Comune di Pesaro risponde con prontezza – anticipando alcuni passi e richiamando all’azione tutti gli attori interessati – all’invito della Regione Marche per ridurre il consumo dell’acqua in questo periodo di siccità. «Un tema su cui è necessario intervenire, gli enti coinvolti devono accelerare i tempi degli interventi per aumentare la capacità idrica degli invasi del Furlo, San Lazzaro e Tavernelle. Invasi che necessitano di una pulizia che da tempo richiediamo perché attualmente sono in grado di raccogliere solo il 50% della capacità originaria, in quanto pieni di sedimenti. Lo sfangamento è la soluzione più immediata per poter rispondere alle crisi idriche sempre più frequenti e pressanti e non può attendere i 15 anni previsti dai progetti finora presentati. Sono tempistiche inaccettabili, bisogna pensare a una soluzione completamente differente, le modalità tecniche ci sono ma nessuno le chiede con forza» sottolinea il sindaco Andrea Biancani che ha firmato questa mattina, 13 luglio, l’ordinanza n. 1614 per limitare l’utilizzo di acqua potabile derivata dal pubblico acquedotto.

«Un intervento purtroppo diventato “tappa fissa” del calendario estivo – precisa – e che obbliga i cittadini a un consumo responsabile della risorsa idrica, evitando gli sprechi. Per quanto riguarda il Comune di Pesaro chiederò alla Polizia locale e non solo, di far rispettare l’ordinanza. Mi auguro che i cittadini diventino sempre più consapevoli che l’acqua è un bene prezioso, limitato, che non si può acquistare, che richiede un reale rispetto delle limitazioni che ho previsto in quanto il problema è reale. Purtroppo, in molti ne hanno ancora scarsa consapevolezza».

Il sindaco aggiunge: «È un’emergenza di cui mi sono occupato molto spesso in questi anni e che, ad oggi, non ha avuto alcuna risposta dagli enti competenti. In troppi si occupano del problema delle risorse idriche solo davanti all’emergenza. È per questo che, nonostante sia sindaco da appena un mese, ho già fatto un incontro con il Prefetto con la quale ho condiviso la necessità di convocare un tavolo urgente con tutti gli enti interessati».

L’ordinanza, per il sindaco Biancani è un’azione “contingente” che deve essere affiancata a una progettualità risolutiva. «Già il 4 luglio – spiega -, anche a seguito della segnalazione di MarcheMultiservizi, che sottolineava che la situazione andava attenzionata, ho scritto una lettera urgente al Prefetto evidenziando le criticità di approvvigionamento idrico nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino dovute alla regressione di portata dei 500 punti di prelievo nelle aree interne già ai minimi storici all’inizio dell’estate e dovute anche alla criticità di approvvigionamento per il potabilizzatore di Calcinelli, in ragione dell’esiguo volume di stoccaggio del fiume Metauro, su cui insistono i tre invasi, principale fonte di approvvigionamento di oltre 200.000 persone, a causa proprio dell’interramento degli stessi, in concessione all’Enel».

«Ringrazio la Prefetto Emanuela Saveria Greco per la prontezza con cui ha risposto alla richiesta di un incontro con tutti gli attori coinvolti da questa emergenza» sottolinea Biancani che nella missiva aveva chiesto di “farsi promotrice di un tavolo di confronto con le parti interessate”. L’incontro è stato calendarizzato al 26 luglio; allo stesso sono stati chiamati a intervenire, insieme al sindaco Biancani, il presidente della Regione Acquaroli, il presidente della Provincia Paolini, Marche Multiservizi, Aset, Aato 1 Marche Nord – Pesaro e Urbino e l’amministratore delegato del Gruppo Enel per “valutare ogni iniziativa utile per affrontare e superare le potenziali conseguenze negative per la popolazione e per i settori economici più esposti, zootecnica ed agricoltura”.

«Mi auguro che almeno questa volta, la richiesta di incontro venga raccolta da tutti coloro che sono stati invitati e che non vengano delegate persone non in grado di prendere le decisioni ormai diventate improrogabili. La carenza delle risorse idriche va affrontata con la dovuta urgenza e determinazione» ha concluso il sindaco Biancani.

Emergenza idrica, cosa prevede l’ordinanza

L’ordinanza sindacale emessa questa mattina è valida fino al 30 settembre 2024 e vieta il prelievo e consumo d’acqua del pubblico acquedotto per: l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati (consentita l’irrigazione nei soli giorni di lunedì, mercoledì, venerdì unicamente dalle ore 22:00 alle ore 7:00); il lavaggio di aree cortilizie e piazzali; il lavaggio privato di veicoli a motore; il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino su aree private; il riempimento di piscine su aree private, salvo quelle legate ad attività economiche, turistiche o sportive; gli usi diversi da quello alimentare domestico, per l’igiene personale e per l’abbeveraggio degli animali.

Con l’ordinanza il Comune invita inoltre “la cittadinanza ad un uso razionale e corretto dell’acqua per evitare inutili sprechi”, sottolinea che “è ritenuta di estrema importanza la collaborazione attiva di tutti i cittadini e attori coinvolti” suggerendo alcuni comportamenti responsabili: controllare periodicamente il corretto funzionamento dei propri impianti idrici e il contatore dell’acqua; riparare perdite, anche minime, di rubinetti, sciacquoni, ecc…; installare su tutti i rubinetti dispositivi frangi getto, per risparmiare risorsa idrica; utilizzare l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante; utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico; utilizzare per altri usi l’acqua di risulta dei condizionatori; preferire le docce al bagno; chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti.

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