PESARO – Più forze dell’ordine in campo nel pesarese? C’è chi dice no. A denunciare la situazione è Stefano Pollegioni, Delegato Provinciale UDC per il Comparto sicurezza: «Mi risulta che l’arrivo di rinforzi di Forze dell’Ordine sia tradotto in un numero risicato di Carabinieri che probabilmente saranno tolti, per l’estate, da altri Comandi Arma, come le Stazioni presenti nel territorio, per ottemperare alle esigenze legate al periodo estivo. Una scelta che penalizzerà quei territori cedenti in termini di sicurezza».
Nessun reale aumento quindi delle forze ma solo una momentanea redistribuzione che andrà ad aggravare la situazione delle comunità più periferiche della Provincia: «Ogni anno la solita storia, quella di grattare lo stesso formaggio finché è consumato. Gli organici sempre più sofferenti non vengono ripianati e il personale esistente, età media 50 anni, in estate è spesso costretto a saltare le ferie facendo pagare lo scotto anche alle loro famiglie».
Quanto detto dall’esponente UDC troverebbe conferma nel piano del Ministero degli Interni il cui oggetto è il ‘potenziamento dei servizi di vigilanza estiva 2021‘ dove, in effetti, non è contemplata la Provincia di Pesaro Urbino .
«A Pesaro la Polizia di Stato per soddisfare le tante esigenze del territorio dovrà sicuramente contare sull’impiego del personale addetto a svolgere mansioni importanti negli uffici. Uffici che a sua volta saranno penalizzati perché sono servizi importanti aperti al pubblico. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che i servizi che svolgono gli uomini e le donne in divisa non sono soltanto quelli legati al periodo turistico ma esistono servizi diversi, alcuni delicati, che richiedono ogni giorno, per tutto l’anno, un certo numero di agenti di Polizia e Carabinieri. Inoltre non si può trascurare la vigilanza e il controllo del territorio, molto vasto, penalizzato fortemente perché il Governo nazionale sottovaluta l’esigenza di ripianare gli organici. Ricordo che dove non c’è il gatto i topi ballano questo per dire che la delinquenza dedita ai furti non va al mare tantomeno frequenta la movida».
Pollegioni poi fa il punto delle varie realtà, soprattutto quelle più significative della provincia, sottolineando non poche criticità: «Ancora in alto mare è la problematica della Questura di Pesaro eppure le promesse erano altre. Il Commissariato di Urbino soffre di una situazione incresciosa a cui è urgente dare una concreta risposta. Il Commissariato di Fano non è da meno, eppure parliamo della terza città delle Marche. Sempre al Commissariato di P.S. di Fano è in progetto la riapertura dell’Ufficio stranieri, mi auguro che arrivi personale nuovo e non debbano soffrire anche questa scelta togliendolo da altri servizi. – e conclude – I cittadini vogliono sentirsi sicuri ed è dovere della politica creare le condizioni per garantirla. Solo allora possiamo davvero tirare un sospiro di sollievo esultando e rallegrandoci».