Pesaro

Fano, l’amministrazione in soccorso delle attività: niente TOSAP per bar, ristoranti e ambulanti

L’ultima azione messa in campo riguarda l’esonero di 6 mesi dal pagamento del canone patrimoniale per l’occupazione suolo pubblico. Cucchiarini: «Boccata di ossigeno che permette loro di tirare il fiato»

Fano, la Rocca Malatestiana

FANO – Proseguono gli sforzi dell’amministrazione di Fano per difendere ed aiutare le realtà commerciali del territorio messe a durissima prova dalla pandemia e dalla conseguente emergenza economica.

In questi mesi il comune della città della Fortuna non ha esitato a mettere più volte mani al proprio bilancio per cercare di sostenere il più possibile il comparto economico. L’ultima azione messa in campo riguarda l’esonero di 6 mesi dal pagamento del canone patrimoniale per l’occupazione suolo pubblico che dal 1 gennaio ha accorpato e sostituito la tassa per l’occupazione di suolo pubblico (Tosap) e l’imposta comunale sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni.

In sostanza, sia i pubblici esercizi, come bar e ristoranti, sia coloro che effettuano attività di commercio su aree pubbliche come i venditori ambulanti saranno esentati dal pagamento per il canone patrimoniale. Tra le possibilità, nei casi consentiti dal regolamento, c’è l’opportunità di pagamenti rateali previsti per l’ultimo giorno di luglio, settembre e ottobre. Sostegno anche a favore di tutti gli altri soggetti che non rientrano nelle categorie sopraindicate, le cui scadenze relative al pagamento del canone patrimoniale sono state posticipate dal 31 marzo al 31 luglio.

Sara Cucchiarini
Sara Cucchiarini

«L’attenzione dell’amministrazione – afferma l’assessora al Bilancio Sara Cucchiarini – verso le attività economiche e i cittadini maggiormente in difficoltà è alta e costantemente tesa ad accompagnare questa difficile situazione pandemica. Si tratta di una boccata di ossigeno che permette loro di tirare il fiato poiché le chiusure forzate di questi mesi hanno causato numerose conseguenze negative. Abbiamo avviato un dialogo costante con le associazioni di categoria e quotidianamente affinché si cerchi di individuare nuove misure di sostegno in base alla mutazione del contesto».