FANO – Inaugurati altri due sgambatoi all’interno della città della Fortuna, nei quartieri di Sant’Orso e San Lazzaro. Si tratta di due aree attrezzate dove i cani potranno divertirsi, fare movimento e socializzare tra loro. Nella giornata del 4 giugno sono state celebrate le due inaugurazioni con il taglio del nastro a cui hanno partecipato gli amministratori fanesi.
«Un luogo di socialità per i nostri amici a 4 zampe e per tutti i cittadini. Gandhi sosteneva che la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali – afferma l’assessore allo Sport Barbara Brunori -. Con questi due nuovi spazi attrezzati, accogliamo le istanze di numerosi cittadini che richiedevano luoghi in cui far divertire i nostri amici a 4 zampe. Fano sta diventando sempre più città degli animali con l’intento di tutelare le loro esigenze e le loro necessità. Come amministrazione siamo felici di aver valorizzato delle zone che erano predisposte al degrado, riqualificandole e attribuendo loro una funzione utile e sempre più ricercata. Crediamo che le cose serie si facciano giocando e nel termine giocare si possono individuare i riferimenti fondamentali per attuare politiche a misura di cittadino e di animali».
Per Brunori si va anche a potenziare la «vivibilità dei quartieri con queste strutture che sono dotate di illuminazione, di fontanella per l’abbeveramento degli animali, insieme al cestino per i bisogni. Non ci fermeremo a questi singoli interventi visto che nella nostra programmazione puntiamo a collocare altri sgambatoi in altri centri nevralgici del perimetro cittadino. Vogliamo proseguire su questa strada con l’intento di tutela del benessere animale». Il costo legato alla realizzazione di questi due sgambatoi è stato complessivamente di circa 30 mila euro.
Soddisfazione espressa anche dal primo cittadino Massimo Seri: «La pandemia ci ha insegnato quanto sia importante stare insieme. Laddove ci sono sgambatoi, c’è anche una forma di presidio spontaneo da parte degli utenti che ci consentirà di animare luoghi che fino ad oggi sono rimasti inutilizzati o sottoutilizzati».