Pesaro

Fano, approva il Prg: resiste l’interquartieri, giallo sulle nuove terme

Opportunità di crescita economica e sociale nell'ampliamento della zona industriale. E nella vocazione turistica che potrebbe portare a realizzare nuove strutture ricettive anche in relazione ai forti investimenti fatti dall'amministrazione comunale

Fanesi nella quartiere di Fano Alta
Fanesi nella quartiere di Fano Alta

FANO – «È stato approvato dalla giunta il nuovo Prg». Lo annuncia il vicesindaco Fanesi commentando positivamente il via libera dell’esecutivo cittadino. «Un Prg delle relazioni che tutela l’identità cittadina. Il numero dei residenti si è stabilizzato, a fronte di un vecchio piano che prevedeva una crescita di residenze esagerata rimasta solo sulla carta. Erano previsti enormi comparti che delineavano nuove aree di espansione troppo grandi e finanziariamente inattuabili. Abbiamo contrastato quel processo di verticalizzazione e di sostituzione che il Prg vigente non aveva previsto, trasformando interi quartieri, come il Porto, Poderino e Paleotta: dalle villette monofamiliari si sono ricavate palazzine di 3-4 piani con più appartamenti, che creavano uno squilibrio e l’incapacità di sostenere le esigenze abitative. Abbiamo cercato di delineare comparti edificatori più piccoli, ma attuabili sia in termini tecnici che finanziari».

Tra i punti più importanti quello riguardane l’interquartieri: nonostante il Ministero delle infrastrutture non abbia confermato i 20 milioni di finanziamento pe la nuova arteria tra Fano e Pesaro. Tutto tace sul fronte Terme di Carignano: nel Prg non figura il progetto a conferma dei dubbi espressi dal Comitato “Riapriamo le Terme di Carignano”.

Uno dei punti di forza del Prg è la riduzione del consumo di suolo: «Sulla base delle linee guida che ha fornito la società di consulenza MATE Engineering, società di architettura ingegneria urbanistica, abbiamo contrastato il consumo di suolo, mantenendo comparti di edificazione utili alla comunità: quelli che ricuciono il tessuto urbanistico della città, come verde, parcheggi e piccoli collegamenti stradali».

Fanesi continua: «Il Prg punta sul concetto di relazione, che permette di connettere cittadinanza, attività produttive ed economiche e portatori d’interesse. L’obiettivo è mettere al centro la città, un luogo dove crescere e vivere che privilegia spazi pubblici ampi e accoglienti, dove la mobilità è lenta e la qualità della vita è al primo posto. Uno dei riferimenti cardine di questo Prg consiste nell’attribuire a ogni quartiere un riferimento identitario definito “community hub”, ovvero luoghi di socialità, grazie ai quali ogni comunità si può ritrovare. La nostra idea di città è policentrica, capace di connettersi dove i luoghi e i cittadini siano interconnessi in modo sostenibile».

Opportunità di crescita economica e sociale nell’ampliamento della zona industriale. E nella vocazione turistica che potrebbe portare a realizzare nuove strutture ricettive anche in relazione ai forti investimenti fatti dall’amministrazione comunale. Sull’area dell’ex Zuccherificio, Fanesi ha spiegato che «i proprietari dell’area hanno ricevuto un forte interesse da parte di una realtà imprenditoriale che vorrebbe realizzarci un polo logistico non commerciale, quindi per fini aziendali. Questo permetterebbe di superare una criticità che si trascina da anni rinnovando la vocazione di quell’area».

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