FANO – Da un atto vandalico ad un valore aggiunto per la comunità di Sant’Orso di Fano. Si potrebbe riassumere così la parabola riguardante la casetta porta libri che era stata data alle fiamme dopo le scorribande della notte di Halloween del 2020. In quella notte una cospicua fetta di gioventù fanese aveva purtroppo dato il peggio di sé mettendo letteralmente a ferro e fuoco diverse zone del quartiere.
A distanza di mesi, però, è arrivata una redenzione per gli autori dei deplorevoli gesti: riconoscendo la gravità delle loro azioni, in questi mesi, con la supervisione della Polizia Locale, hanno iniziato un percorso nel quale si sono impegnati a restituire alla città il bene distrutto, nello specifico la casetta porta libri del quartiere, che ora è a disposizione di tutti.
Il manufatto è stato realizzato da una ditta specializzata in strutture in legno ed è stato arricchito e impreziosito dal lavoro manuale dei ragazzi autori del gesto e delle loro famiglie. In una città dove non sono mancati negli ultimi gli episodi allarmanti legati al vandalismo e al bullismo, il più grave è quello accaduto poco più di due settimane fa alla rocca Malatestiana, dove due ragazzi sono stati aggrediti da un branco di coetanei, il gesto assume particolare.
Nello specifico, i giovani che presero parte ai raid a Sant’Orso erano sei minori residenti nel quartiere, di età compresa tra 14 e 17 anni, che, grazie agli sforzi profusi dalla polizia locale, vennero ben presto identificati e convocati in caserma con le rispettive famiglie. In quell’occasione, l’amministrazione scelse di non denunciare i ragazzi per il reato di danneggiamento preferendo alla mera punizione un percorso di responsabilizzazione che passasse per il ristoro del danno.
«È sempre apprezzabile – afferma il sindaco di Fano Seri – vedere che chi commette un errore, cerchi di porre rimedio. La nostra città si identifica con i valori di libertà, rispetto e altruismo. Questi ragazzi hanno iniziato un percorso che ha portato a restituire alla comunità il bene sottratto. In questo modo viene trasmesso un messaggio valoriale che evidenzia la volontà di impegnarsi, di riscattarsi e di rimettersi in gioco».
«Un progetto di restituzione alla città guidato dalla Polizia Locale insieme ai ragazzi e alle loro famiglie. Si può sbagliare ma si può e si deve rimediare e non c’è niente di più bello che vedere prendere forma a qualcosa di bello, frutto di un lavoro di squadra e della propria consapevolezza – dichiara l’assessora Sara Cucchiarini alla Polizia Locale -. La casetta ha già ricevuto la sua prima donazione di libri per ragazzi e adulti da parte della Memo – Mediateca Montanari del Cremi e della ‘Città dei bambini e delle bambine’. La nostra città sarà tanto più bella se chi la abita, vive nel rispetto di se stesso e del prossimo».