Pesaro

Fano, barriere lungo la ferrovia: l’appello di Ruggeri (M5S) e la critica di Nuova Fano

La consigliera regionale chiede di lavorare di più sulle alternative alle barriere fonoassorbenti, il segretario Pollegioni accusa invece l'amministrazione locale di silenzio ed immobilismo

FANO – Torna in auge il dibattito sulle barriere lungo la ferrovia adriatica. A lanciare un appello è la capogruppo dei 5 Stelle, Marta Ruggeri, che durante la seduta dell’ultimo consiglio regionale ha chiesto interventi celeri per mitigare i rumori prodotti dai treni.

«Bisogna lavorare di più sulle alternative alle barriere fonoassorbenti lungo la ferrovia Adriatica. Ritengo soddisfacente che la Regione abbia affermato la propria contrarietà verso un intervento di tale impatto negativo su economia turistica, paesaggio, ambiente e vivibilità dei luoghi. La risposta fornita in aula dall’assessore regionale Stefano Aguzzi dimostra che l’approccio è corretto. Purtroppo però, e non gliene faccio una colpa, ha evidenziato anche che le altre Regioni non sono sulla stessa lunghezza d’onda e che il diniego delle Marche potrebbe non bastare per fermare il piano di Rfi. Sappiamo dalle audizioni in Senato che è in essere un miglioramento del materiale rotabile, quindi meno rumoroso. L’impressione è però che si lavori ancora troppo poco sui cosiddetti ricettori, cioè sugli edifici vicini alla linea ferroviaria, quando invece si potrebbero prevedere misure per finanziare infissi con i doppi vetri o impianti di aerazione per tenere chiuse le finestre anche durante la stagione calda, abbattendo di conseguenza il disagio. Agendo da entrambi i lati, la sorgente del rumore e i cosiddetti ricettori, la soluzione delle barriere sarebbe nel tempo abbandonata».

La capogruppo Ruggeri e la consigliera Simona Lupini, anche lei dei 5 Stelle, avevano presentato un’interrogazione sul piano di mitigazione sonora, chiedendo ragguagli sulle intenzioni della giunta regionale. L’assessore Aguzzi ha risposto di avere dichiarato contrarietà alle barriere fonoassorbenti anche durante la commissione ambiente della Conferenza delle Regioni. Aveva inutilmente chiesto che per le Regioni fosse prevista la facoltà di intervenire sulla tipologia dei progetti. «Si tratta di una questione molto complessa – ha aggiunto la capogruppo Ruggeri dopo la seduta consiliare – su cui continueremo a vigilare, tenendo informati i comitati di cittadini che a ragione si sono attivati per scongiurare un possibile danno per tutta la comunità marchigiana».

Sullo stesso delicato argomento è scesa in campo anche Nuova Fano che, attraverso il suo segretario Stefano Pollegioni, ha criticato aspramente l’amministrazione fanese accusandola di immobilismo: «Già nell’aprile del 2019 avevamo denunciato che dopo il tanto clamore che c’era stato in precedenza sulle barriere fonoassorbenti il tutto era caduto in un silenzio assordante e alquanto sospettoso. Silenzi che a sorpresa potevano concretizzarsi in decisioni prese sotto traccia. Ricordo che il Sindaco Massimo Seri, nel 2019, non partecipò alla riunione, indetta dal Comitato delle Barriere, in cui erano presenti i Sindaci dei comuni interessati oltre ad alcuni esponenti della Regione Marche con RFI. Infatti fece partecipare l’Assessore Fanesi. Forse il tema era particolarmente scomodo perché in periodo di campagna elettorale? – e prosegue – Purtroppo anche oggi, come allora, notiamo il silenzio del primo cittadino e della sua amministrazione. Ricordo che nel 2019 il sindaco Massimo Seri, in un’intervista, aveva esplicitamente affermato che il comune non poteva intervenire riguardo al progetto, (e fino a qui possiamo essere d’accordo), ma mi sarei aspettato oggi, per il bene della città, un suo intervento e delle azioni contro questo indecoroso progetto. È pur sempre il Sindaco di Fano! O no?»