Fano – L’amministrazione della Città della Fortuna ha rassicurato i suoi cittadini in merito all’attivazione dei centri estivi che saranno garantiti e senza aggravi di costi. A confermarlo sono stati gli assessori Dimitri Tinti e Samuele Mascarin, rispettivamente assessore al Welfare di Comunità e ai Servizi Educativi, dopo quanto emerso da una videoconferenza tenutasi il 14 maggio cui hanno preso parte dirigenti e funzionari del settore. Durante l’incontro è stato fatto il punto su quelli che potrebbero essere gli spazi a disposizione e di quanti utenti potenzialmente potrebbero usufruire del servizio.
Il Comune di Fano, oltre a gestire direttamente tre centri estivi, coordina anche i vari centri privati che in questo momento sono alle prese con numerose incognite che saranno dissipate al più presto dalle linee guida derivanti dalle ordinanze regionali.
La Regione ha istituito un gruppo di lavoro che si sta occupando di delineare questa nuova regolamentazione; del gruppo fa parte anche la Dottoressa Roberta Galdenzi, coordinatrice dell’Ats6 e Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Fano.
«Per prima cosa – affermano Tinti e Mascarin – ci teniamo a tranquillizzare le famiglie che in questi giorni stanno giustamente manifestando preoccupazioni: i centri estivi comunali sono confermati senza alcun aumento di costi e senza riduzione della capacità di accoglienza rispetto agli anni precedenti. Ovviamente andrà tutto rimodulato in base alle linee guida di Governo e Regione, nel rispetto del distanziamento sociale e di tutte le disposizioni di sicurezza sanitaria».
Ad oggi sono 3 le strutture che ospitano centri estivi comunali: il centro Gas Gas di via Campania (Servizi Sociali) nel quale saranno presenti circa 35 bambini dai 5 agli 11 anni il cui ingresso è curato dall’Assessorato al Welfare, la scuola dell’infanzia “Gallizi” e il nido “Il Grillo” (Servizi Educativi) dove in totale sono ospitati ogni estate circa 120 bambini dai 0 ai 6 anni.
«Ovviamente – spiegano i due assessori – andrà rispettato il distanziamento sociale ed il rapporto operatore/bambino inevitabilmente cambierà; per questo la prossima settimana ci incontreremo nuovamente per stabilire quali saranno i nuovi ulteriori spazi che verranno utilizzati, sempre con il coinvolgimento di operatori ed educatori altamente competenti e formati».