FANO – Tra le cose positive che ci sta insegnando questo difficile momento storico contrassegnato dall’emergenza pandemica, c’è sicuramente la coesione: proprio grazie alla volontà di alcuni cittadini di unire le proprie competenze a favore della comunità è nato Fablab, progetto del Comune di Fano, creatosi come centro di aggregazione specializzato in musica e tecnologia.
Il progetto, che ha dovuto fare i conti con la pandemia, è divenuto 2.0 spostandosi sul web, ma senza perdere il cuore della sua identità: musica e tecnologia in condivisione, diventando un appuntamento fisso declinato in due strisce quotidiane usufruibili grazie alle dirette Facebook, tramite la pagina ufficiale e il gruppo lanciato dal comune #acasafaccio.
Due appuntamenti, uno musicale ed un tecnologico, molto seguiti che hanno dato il via ad un vero e proprio movimento di pubblico e soprattutto di giovani, che hanno messo a disposizione il proprio talento e la propria preparazione per la città.
«Non posso che esprimere grande soddisfazione e il mio più sincero ringraziamento – ha commentato l’assessora alle Politiche Giovanili Sara Cucchiarini -, a partire da chi gestisce il servizio: Luca Nardini che coordina per il Comune la parte tecnologica e Marco Roscetti, mente della programmazione musicale e chi con noi collabora, gli ingegneri Emanuele Tonucci e Loris Penserini, rispettivamente presidente e vice dell’associazione culturale Ies che si occupa di innovazione tecnologica e ricerca.»
«Un altro grande ringraziamento va alla comunità, nel senso più stretto della parola, di tutti quelli che si sono messi a disposizione e hanno creato appuntamenti di storia musicale, dj set, showcase, corsi di progettazione, di informatica e tanto altro – prosegue la Cucchiarini – Un vero e proprio movimento che continua tutt’ora con tante richieste da parte di cittadini che voglio contribuire al Fablab. Proprio in questo contesto, colgo l’occasione per dire che la programmazione online, in attesa della riapertura della sede fisica, continuerà per tutta la fase 2 e anche per la fase 3».