FANO – Nonostante il 21 marzo coincida per le Marche con il ritorno in zona bianca, le autorità fanesi non abbassano la guardia per quello che concerne i controlli sul rispetto delle misure anti-covid19. Nella notte a cavallo tra sabato 19 e domenica 20 marzo infatti i militari della Compagnia di Fano, unitamente alle articolazioni speciali dell’Arma del Nucleo Ispettorato Lavoro di Pesaro e con la collaborazione del personale dell’Asur Area Vasta 1 di Urbino, hanno messo in atto diversi controlli.
In particolare, l’attenzione delle autorità si è concentrata su un locale sito nel fanese, frequentato durante il fine settimana dai giovani. Nell’esercizio sono state riscontrate violazioni riguardanti il mancato rispetto delle misure di contenimento del contagio, ma anche la violazione delle norme igienico sanitarie e la non conformità dei luoghi di lavoro ai requisiti di sicurezza.
Per quanto riguarda la normativa Covid–19, il locale è risultato carente dei requisiti previsti dalla normativa vigente: in particolare all’atto dell’accesso ispettivo un dipendente è risultato non indossare la mascherina ed è risultata assente la cartellonistica informativa contenente il numero massimo di accesi consentiti. Assenti sono risultate anche le prescritte informazioni ai lavoratori circa le misure anti-contagio, e il locale presentava un impianto di areazione carente e inidoneo ad un efficace ricircolo dell’aria negli ambienti chiusi del locale. Oltre alla chiusura provvisoria del locale per 5 giorni, al titolare sono state elevate sanzioni per un ammontare complessivo di 6.500 euro.