FANO – Fano sempre più a difesa delle fasce più deboli. Nella giornata del 31 maggio è stato firmato un protocollo tra Comune e sindacati per definire le linee programmatiche che tutelino i nuclei familiari più fragili. Si tratta di un documento che poggia su tre pilastri: contrasto al disagio abitativo, contenimento delle bollette per le famiglie in difficoltà e condivisione dei criteri di accesso ai servizi. Il sindaco Seri, l’assessore al Welfare di Comunità Dimitri Tinti e l’assessora al Bilancio e Tributi Sara Cucchiarini hanno siglato il protocollo con Cgil, Cisl, Uil.
«La pandemia ha rivoluzionato e modificato le necessità – chiosa Seri -, oggi c’è bisogno di prossimità. Come amministrazione insieme ai sindacati abbiamo voluto, come prima intenzione, tutelare le fasce più deboli. Abbiamo ragionato tenendo conto delle azioni che avessero una efficacia maggiore per contrastare le povertà. Il Covid ha inasprito situazioni già difficili aprendo nuove falle nella nostra comunità. Negli ultimi anni il nostro Comune ha compiuto scelte decise per essere sempre più incisivi a rispondere ai bisogni in un’ottica di concertazione con le organizzazioni sindacali. Anche quest’anno l’impegno è già orientato ad interventi che abbiano la capacità di accompagnare le famiglie in difficoltà nella gestione quotidiana».
Dimitri Tinti poi, elenca quelle che sono le somme messa a disposizione: «Con i sindacati abbiamo fatto un salto di qualità anche nel ridefinire l’ex fondo anticrisi, legato alla vecchia crisi occupazionale, ampliando la definizione e gli interventi nel nuovo ‘fondo per il contrasto al disagio’, nel 2022 che poi sarà accompagnato da un percorso di concertazione sociale. Al contrario degli altri anni partiamo da una disponibilità di 290 mila euro. Sono contemplate varie misure tra cui il sostegno all’acquisto di beni di prima necessità con i buoni spesa, tramite accredito nella tessera sanitaria, per le famiglie con disagio sociale ed economico seguite dai servizi sociali, il supporto al pagamento delle bollette per le utenze domestiche, sia per il servizio idrico sia per il servizio d’igiene urbana, grazie alle risorse messe a disposizione da ASET, e infine il sostegno al pagamento dell’affitto con risorse che poi verranno integrate in fase di assestamento e che, come lo scorso anno, produrranno un effetto moltiplicatore sulle risorse del fondo nazionale che saranno ripartite dalla Regione al nostro comune così da soddisfare gran parte del fabbisogno delle famiglie in affitto».
«Questo protocollo – afferma l’assessora Sara Cucchiarini – sintetizza anche il percorso ed il confronto fatto fino ad oggi con le sigle sindacali. Il nostro impegno è stato intenso per tutelare le fasce più deboli. Per quanto riguarda le agevolazioni Tari abbiamo stanziato ben per 1 milione 250mila euro, di cui 450mila saranno destinati alle imprese, 250 mila euro alle famiglie e 550mila euro, che derivano dal recupero dell’evasione, andranno a calmierare gli incrementi legati al Pef Tari (Piano economico finanziario) approvato da Ata. Sul recupero dell’evasione abbiamo fatto un lavoro con decisione per permettere di applicare i princìpi di equità fiscale ed alleggerire così le bollette di tutti».