Pesaro

Fano, è lotta alla povertà

Sono 80 i pasti che vengono serviti abitualmente nella mensa di San Paterniano; 752 le persone incontrate dalla Caritas; 4757 gli interventi messi in atto per aiutare le persone che si trovano in difficoltà

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FANO – il Comune di Fano incentiva la lotta alla povertà: un fenomeno sociale ancora molto presente in tutto il territorio. Lo certificano gli 80 pasti che vengono serviti abitualmente nella mensa di San Paterniano, le 752 persone incontrate dalla Caritas, i 4757 interventi eseguiti per aiutare le persone che si trovano in difficoltà, i 341.000 euro che la Caritas ha elargito per rispondere ai bisogni di cura della persona, della tutela della salute, della ricerca di un alloggio, dei trasporti dell’istruzione.

È una situazione sommersa che però tende sempre più a salire in superficie e che nemmeno il reddito di cittadinanza riesce a risolvere. La ricerca del lavoro e di una casa sono le necessità più impellenti e allo stesso tempo causa ed effetto dello stato di povertà. I provvedimenti assunti dal Comune di Fano e in modo particolare dall’assessorato ai Servizi Sociali  riguardano i corsi di formazione per la ricerca di una occupazione in sintonia con le esigenze delle imprese del territorio. Chi non conosce un mestiere o non possiede un titolo di studio avanzato difficilmente potrà integrarsi.

Un valido aiuto all’orientamento a questo proposito lo fornisce l’Agenzia Giovani, tramite il progetto Dedalo, un progetto sperimentale, nato dalla collaborazione con la Mediateca Montanari, rivolto ai giovani dai 16 ai 35 anni che hanno necessità di orientarsi nel complesso mondo della conoscenza e dell’informazione. Tra l’altro recentemente l’assessorato al Welfare del Comune di Fano ha assunto un ruolo guida dei Comuni di Ambito con il compito di coordinare l’attività amministrativa relativa a questo importante settore tra costa ed entroterra. Progetti come l’Home Care Premium, assistenza anziani, disabilità, minori e famiglie, dipendenze, salute mentali costituiscono altrettanti punti di riferimento per chi si trova in stato di necessità.

A questo si aggiunge, il sostegno alle imprese che ancora non riescono ad uscire dal tunnel della crisi e a quelle famiglie che non riescono a pagare l’affitto o le bollette delle utenze. Fondi a questo proposito sono stati messi a disposizione sia dal Comune che dall’Aset.