FANO – Una folla dolente è scesa in piazza per ricordare Anastasia, la 23enne ucraina uccisa con tre fendenti. Nonostante un meteo non favorevole, quasi 500 persone hanno preso parte alla fiaccolata che ha attraversato la città. Un lungo corteo in silenzio, tra cui spiccava in testa il sindaco Massimo Seri, il vescovo Armando Trasarti ed una nutrita rappresentanza della comunità ucraina della provincia pesarese tra cui anche la madre e la sorella da poco arrivate in città.
«Il dolore sta in silenzio. Ma il silenzio di questa sera urlava, attraverso i passi flebili dei tantissimi che hanno partecipato alla fiaccolata per Anastasia – ha ricordato il primo cittadino -. Le parole hanno lasciato lo spazio alle lacrime. Non serviva dire. Le abbiamo mandato una carezza, spostando quei capelli lunghi per fare luce su quegli occhi che illuminavano il suo futuro. Questo momento di raccoglimento è stato anche pieno di rabbia, rabbia verso un uomo che non è tale. Allora il nostro pensiero pieno di sentimento va alla famiglia di Anastasia, ma soprattutto al suo bambino. Che ha bisogno di tutto l’affetto e di tutta la delicatezza, perché il nostro dolore deve diventare amore».
Toccante anche il ricordo dell’assessora Cucchiarini: «Anastasia, oggi la città di Fano ha voluto rivolgerti un ultimo saluto nel rispetto e con commozione. Di fronte a questo dolore solo il silenzio. Che la terra ti sia lieve. Voli nelle note che amavi».
La Cucchiarini ha anche ricordato che sono in corso raccolte per sostenere la famiglia di Anastasia: beni di prima necessità (da portare al Paricentro, 0721/887385) e le donazioni sul codice Iban IT 64 S 06230 24310 0000 15206432 (specificando la causale: Raccolta per Anastasia), di cui il riferimento è la Caritas Diocesana.
Anche il vescovo Trasarti ha speso alcune significative parole invitando tutti ad una riflessione: «Dobbiamo chiederci cosa sta succedendo alla nostra società, se stiamo crescendo in maturità. Lasciando questa piazza, cominciamo a ragionare meglio».
Foto tratte dai profili facebook ufficiali di Massimo Seri e Sara Cucchiarini