FANO – Hanno un volto i responsabili dei furti e dei gravi danneggiamenti alle barche ormeggiate presso il porto canale della Darsena Borghese. Si tratta di due giovanissimi del luogo che sono stati denunciati dai carabinieri della Stazione di Fano non solo per atti vandalici ma anche per furto: avevano infatti sottratto diversi manufatti presenti sulle imbarcazioni. Il blitz si era consumato nella notte a cavallo tra il 16 e 17 luglio.
Almeno 4 le imbarcazioni danneggiate. L’amara scoperta era stata fatta dai legittimi proprietari la mattina seguente: lo scenario che si era presentato loro era stato desolante; i lucchetti dei govoni erano stati forzati, asportati fumogeni e razzi costituenti la dotazione di sicurezza ed accesi sul posto come testimoniavano gli evidenti segni di polvere da sparo lasciati sulla banchina. Non solo: alcune cassette degli attrezzi erano state rovesciate in acqua, era stata danneggiata anche la manetta di accelerazione di un motore e tagliati e svuotati delle piume alcuni cuscini costituenti l’arredo interno.
A questi danni si erano poi aggiunti i furti tra cui canne per la pesca d’altura, un ecoscandaglio munito di gps, un binocolo. Grazie anche alle immagini immortalate dalle telecamere presenti nella zona i carabinieri sono ben presto riusciti a risalire ai due responsabili.
Le immagini hanno mostrato i due vandali mentre tagliavano i cuscini ed accendevano i fumogeni. Uno di loro è stato subito identificato, per il secondo responsabile sono state necessarie ulteriori indagini. Sulla base degli elementi raccolti i militari hanno richiesto con urgenza le perquisizioni a carico dei due giovani: nella prima mattinata del 25 luglio nelle loro case sono state rinvenute tre delle quattro canne da pesca, l’ecoscandaglio e l’abbigliamento usato la notte del raid. Ai giovani a quel punto non è rimasto che ammettere le proprie responsabilità.
L’ammontare dei danni e della refurtiva si aggira sui 5mila euro. I due hanno ammesso di avere compiuto gli atti vandalici per «gioco e divertimento».