Pesaro

Fano, in arrivo oltre 200mila euro per la Fabbrica del Carnevale

Il punto cardine del bando di innovazione filiera è stato quello di mettere in connessione le aziende del territorio con i maestri carristi

Il carnevale di Fano (foto d'archivio)

FANO – In arrivo tre progetti legati al bando Innovazione per la fabbrica del Carnevale. A presentare il progetto che ha ottenuto 207mila euro è stato il sindaco Seri: «Fare della tradizione il ponte verso l’innovazione per rendere unico il Carnevale di Fano: un progetto davvero ambizioso che rafforza la volontà di rendere la Fabbrica del Carnevale contenitore, ma soprattutto contenuto. Vogliamo rendere il nostro Carnevale il più antico, ma soprattutto il più innovativo. Essere al passo con i tempi significa far dialogare la tradizione con nuovi prototipi di carri. Il Carnevale è uno spettacolo e per quanto tale deve strizzare l’occhio alla tecnologia e alla trasformazione».

Il punto cardine del bando di innovazione filiera è stato quello di mettere in connessione le aziende del territorio con i maestri carristi. Una sinergia strategica che ha permesso come ha sottolineato il consigliere delegato Marchegiani, «di creare un percorso affinché si possano creare posti di lavoro e opportunità attraverso questa visione davvero innovativa». Coinvolte nel progetto la Dago Elettronica, la Digital Smart e la Big Lab. Ognuna di queste realtà imprenditoriali ha messo a disposizione le proprie competenze iniziando a lavorare insieme ai carristi per realizzare dei progetti aderenti e unici.

La Big Lab ha contributo a creare un prototipo di carro attraverso tessuti innovativi, come fibra di lino e bioresina. La Digital Smart si è concentrata sulla robotica realizzando un braccio robotico capace di interagire con i partecipanti del Carnevale attraverso una telecamera con la possibilità di creare il proprio carro.

Infine, la Dago Elettronica ha lavorato su un carro con strutture differenti a seconda dell’illuminazione per una luminaria davvero suggestiva e scenografica: «Abbiamo messo in rete le competenze, facendo sedere tutti gli attori coinvolti allo stesso tavolo. Questo è un esempio concreto e proficuo di integrazione tra parte tecnica e quella creativa dei carristi – precisa Filippo Rosati. Un lavoro specifico e sartoriale che rappresenta un’eccellenza che contraddistingue la ‘Fabbrica del Carnevale’».