FANO – Inseguimento con arresto da parte degli agenti coordinati dal Vicequestore Stefano Seretti. È successo nella tarda serata di mercoledì nelle campagne di Colle Ardizio tra Pesaro e Fano. Gli uomini della polizia sono riusciti ad ammanettare un 24enne albanese, irregolare sul territorio e già noto alle autorità.
L’operazione ha avuto inizio da alcuni controlli condotti dal personale del commissariato fanese durante la festa dell’Immacolata: la finalità di questa era il contrasto ai reati predatori messi a segno negli ultimi tempi nelle case della zona da parte di una banda specializzata che colpiva appena le abitazioni rimanevano incustodite.
Le attenzioni delle autorità si erano concentrate su alcune vetture sospette, che transitavano abitualmente nelle zone utilizzando l’autostrada e la superstrada per effettuare i sopralluoghi per la pianificazione dei colpi. Un ruolo preziosissimo al riguardo lo hanno giocato le videocamere dislocate in diverse aree della città che hanno permesso l’identificazione delle auto.
Durante i controlli i poliziotti hanno intercettato un’autovettura che aveva appena compiuto giri sospetti all’interno di zone residenziali a Fano e in alcuni Comuni dell’entroterra, per poi dirigersi verso Pesaro percorrendo la statale Adriatica: all’alt degli agenti, intimato all’altezza di Fosso Sejore, il conducente della vettura avrebbe risposto accelerando in modo brusco e imboccando la panoramica Ardizio. Ne è nato un rocambolesco inseguimento culminato con il blocco del veicolo in fuga.
I tre occupanti, oramai braccati, hanno abbandonato l’auto provando una fuga a piedi attraverso i campi. Gli agenti però non si sono dati per vinti e nonostante il buio, fango e le innumerevoli difficoltà, sono riusciti a raggiungere il ventiquattrenne poi finito in manette. Il giovane, nel tentativo disperato di fuggire, avrebbe reagito violentemente: è stato quindi arrestato per violenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che per ricettazione e possesso di strumenti per l’effrazione.
All’interno dell’automobile sono stati trovati un cacciavite e una smerigliatrice, che possono essere impiegati per forzare infissi o aprire casseforti, insieme con alcune torce elettriche. La vettura è stata sequestrata. Si ritiene che appartenga a un prestanome italiano, intestatario di oltre duecento veicoli.