Pesaro

Il Fano Jazz 2020 va in archivio: un’edizione più forte della pandemia – FOTO e VIDEO

La città come unico, grande e suggestivo palcoscenico, ha ospitato più di 140 musicisti e 31 concerti. Pedini: «L’indiscusso successo ci ripaga del grande sforzo organizzativo messo in campo»

Fano Jazz 2020
Fano Jazz 2020

FANO – Tempo di bilanci per l’edizione 2020 del Fano Jazz By The Sea che ha chiuso i battenti ufficialmente pochi giorni fa, rilanciando già l’appuntamento per l’estate 2021. Un’edizione, quella appena conclusa, dal sapore particolare e non poteva essere diversamente visto il periodo storico contrassegnato dall’emergenza pandemica.

Uno dei live del Fano jazz 2020
Uno dei live del Fano jazz 2020


Un Festival che, non solo è stato uno degli eventi di punta dell’estate 2020, ma ha avuto anche il compito di incarnare la volontà e le aspettative di una comunità profondamente segnata e smarrita dal Coronavirus, contribuendo in maniera tangibile alla ripresa di una città che è tornata a vivere.

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Durante le otto giornate della XXVIII edizione si è infatti percepito un clima di positiva convivenza sociale, culturale, economica che si è riversato nelle piazze, nelle strade, nei teatri, nei luoghi storici e in riva al mare.

«L’indiscusso successo di questa speciale edizione, da tutti riconosciuto, è la risposta più concreta alle domande iniziali che mi ero posto circa le questioni etiche sulla fattiva utilità di un festival jazz in questo difficile momento storico ed i benefici che ne poteva trarre la comunità tutta. Ebbene, ora sappiamo quali benefici socio-economici ne ha tratto la città e di questo ne siamo particolarmente orgogliosi: ci ripaga del grande sforzo organizzativo messo in campo», afferma Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea.

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La città come unico, grande suggestivo palcoscenico, dunque, che ha ospitato più di 140 musicisti nei 31 concerti svolti regolarmente, di cui 23 gratuiti. Oltre che nelle quattro location principali – Rocca Malatestiana, Chiesa di San Francesco, Pinacoteca San Domenico, Pincio – nei dieci locali situati nelle piazze e piazzette, dal balcone del Pincio, una delle novità, il Festival si è propagato nelle vie del centro storico, del lungomare Sassonia e Lido, arrivando a toccare località limitrofe come Torrette e Ponte Sasso. Più che mai Live In the City, quindi!

Soddisfacente l’incasso complessivo lordo che è stato di oltre 35mila euro: un dato che ha dovuto necessariamente fare i conti con la decurtazione dei posti disponibili. Con gli eventi di Live in The City sono 30.000 le presenze complessive di pubblico stimate. Sempre partecipato è risultato il concerto all’alba, nonostante sia stato annunciato all’ultimo momento, come anche la lezione di Yoga & Jazz Experience nelle prime ore del mattino sul prato antistante la Rocca Malatestiana.

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Anche se il pubblico straniero è risultato inferiore rispetto alle passate edizioni, per le ovvie ragioni legate al Coronavirus, non sono mancate presenze da oltralpe: Francia, Germania, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Austria, Croazia.

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Sorprendente invece l’affluenza di pubblico italiano, dove resta confermato il dato che vuole che il Festival sia frequentato da un pubblico proveniente in larga misura da fuori Fano: l’88,39% dei biglietti venduti online sono stati acquistati da spettatori residenti fuori città, di cui il 2,85% da fuori nazione. Dati che indicano indiscutibilmente il valore e il richiamo del Festival.