Pesaro

Fano, ladri tra le tombe al cimitero di Rosciano. «È inaccettabile, oramai è diventata prassi»

I ladri che si aggirano tra le tombe non sarebbero una spiacevolissima eccezione bensì oramai una deprecabile prassi. Il racconto dei cittadini

Cimitero di Rosciano
Cimitero di Rosciano

FANO – «Per l’ennesima volta ho visto depredare, è questa la parola giusta, tutti gli oggetti lasciati sulla tomba di mio figlio. Non è una cosa accettabile: non so che gente ci sia in giro ma non posso più rimanere in silenzio e masticare amaro». Inizia così lo sfogo di un uomo, A.B., 65enne fanese che ha nel cimitero di Rosciano la tomba del figlio che, nel corso degli anni è stata saccheggiata più volte da fiori, ceri e piccoli oggetti lasciati da amici e conoscenti in ricordo del defunto. Sì, perché i ladri che si aggirano tra le tombe al cimitero di Rosciano non sarebbero una spiacevolissima eccezione, bensì oramai una deprecabile prassi.

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«Bisogna fare qualcosa anche perché non si tratta di un episodio isolato; non è che hanno preso di mira la tomba di mio figlio ma è oramai prassi rubare nelle tombe. Potrei portarle decine di testimonianze di episodi analoghi subiti da altre persone: non è giusto e non parlo solamente del rubare in sé ma anche e soprattutto del fatto che questi deplorevoli atti si consumino in un luogo sacro, a sfregio del dolore che ognuno porta con sé per i propri cari che non ci sono più. Auspico che la prossima amministrazione intervenga con fatti e non parole per mettere fine a questo scempio».

A conferma dello sfogo del fanese sono stati moltissimi i racconti di tanti, troppi, episodi analoghi. I più gravi, se così si può dire, riguardano gli oggetti che spesso vengono lasciati sulle tombe di defunti giovani. Meno di un mese fa raccontava un’altra cittadina, C.T.P., su di una nota piazza social: «Hanno rubato questo modellino dalla lapide di mio fratello al cimitero di Rosciano, l’hanno scardinato, vi chiedo solo la cortesia se per caso vi capita di ritrovarlo al cimitero o zone limitrofe, per chi frequenta la zona, era stato fatto dai suoi amici, è stato un grande dispiacere».

A quello sfogo ne sono seguiti altri in risposta come quello di E.G., : «A me il portafiori sulla tomba di mio marito con tanto di nome e numero della tomba, lo hanno portato via non per sbaglio ma per vizio, quindi chi lo ha fatto gli auguro di non dormire più la notte, perché sono cose che non si fanno, ci sono ricordini santini tutte cose messe lì con amore e dolore, vergognati».

Ma anche S.B., racconta la sua esperienza: «E’ capitato la scorsa settimana anche dalla lapide di mio padre, si sono portati via tutto quello che c’era, compresa la lampada. Una vera vergogna, per non dire il vuoto che si è provato.
E’ possibile che non si riesca a mettere delle telecamere? Visto che questi episodi sono sempre più frequenti purtroppo!».

In merito alla telecamere che potrebbero rappresentare un valido deterrente A.P., specifica: «Io sono 14 anni che vedo sparire oggetti dalla tomba di mio figlio, il primo è stato il casco da moto poi nel tempo tutti oggetti di solo valore affettivo. Le telecamere c’erano fino a 10/12 anni fa poi sono state distrutte quando hanno rubato le cole di rame e sono ancora lì a penzoloni!».

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