FANO – Ci sono storie che sono degne di essere raccontate perché mettono in luce l’empatia, la solidarietà e l’amore di cui può essere spontaneamente capace una comunità. La storia di Rolando Frontini e le sue giornate a Fano dove si sostentava con piccoli lavoretti e con la generosità che i passanti gli concedevano, i suoi modi gentili e l’immancabile sorriso nel corso degli anni, proprio come la goccia che scava la roccia, avevano fatto breccia nel cuore dei fanesi tanto da affezionarsi a questo attempato ometto che era solito stanziare in piazza Amiani. Una presenza così consolidata e benvoluta che la notizia della sua morte, risalente oramai a quattro mesi fa, aveva gettato un velo di tristezza su molti.
Purtroppo il suo stato di indigenza e la mancanza di parenti che si facessero carico delle spese hanno impedito che l’uomo avesse una sepoltura degna.
Tra coloro che si sono spese perché Rolando avesse un rito funebre ed una tomba c’è stata Maria Giulia Berti che non si è arresa di fronte alle oggettive difficoltà ed alcuni giorni fa ha finalmente comunicato a mezzo social il lieto fine della vicenda: «Cari amici con la gioia nel cuore vi do notizia che finalmente siamo riusciti ad organizzare il funerale del nostro amico Rolando. Sono stati mesi di lunghe attese e giornate difficili, ma alla fine l’amore ha trionfato su ogni cosa. Siete stati in tanti a partecipare affinché tutto ciò potesse essere realizzato e durante l’organizzazione di tutto questo, nell’ultimo periodo è stata anche rintracciata la figlia del caro Rolando e a questo punto abbiamo teso la nostra mano in aiuto, ed unendo le forze siamo riusciti a concludere questa opera di bene e carità iniziata nei confronti del nostro grande amico. Tutto questo è stato possibile grazie alle tante persone dal grande cuore, che hanno dimostrato enorme sensibilità ed umanità, alle quali rivolgo tutta la mia stima, e che ringrazio vivamente dal profondo del mio cuore. L’AMORE MUOVE IL MONDO e Rolando, con la persona che era e che molti di noi hanno conosciuto, ce ne ha dato dimostrazione. I funerali si svolgeranno venerdì 14 ottobre nella Basilica di San Paterniano alle ore 15.
Rolando verrà poi seppellito al cimitero dell’ulivo».
Anche il sindaco Seri ha dedicato un lungo post alla vicenda: «La storia di Rolando è una bella storia. Un storia fatta di sofferenza e dolore, ma conclusasi in un modo così dolce che merita di essere raccontata. Rolando è un anziano signore romagnolo che ha avuto una vita non facile. Abbandonato da tutti, era solito ogni giorno venire a Fano per sostare nelle vie del centro storico, sperando in qualche piccola elemosina. Elemosina che lui non chiedeva mai ma che se arrivava spontaneamente, lui ricambiava con un sorriso timido ma carico di riconoscenza. Sempre educato e dai modi garbati, Rolando non ci ha messo neppure un attimo a farsi volere bene dai fanesi! Cittadini, passanti e negozianti, tutti ormai lo conoscevano e lo consideravano un fanese a tutti gli effetti, uno di famiglia. Purtroppo Rolando è venuto a mancare e la sua situazione di indigenza e solitudine non ha permesso né un funerale né una degna sepoltura nella sua terra d’origine. Ecco però che dove la morte lascia un vuoto, l’amore umano è capace di colmarlo! Tutti i fanesi che gli hanno voluto bene si sono uniti e mobilitati anche economicamente per far si che potesse ricevere un rito di congedo ed una sepoltura a Fano. Ed il Comune di Fano ha ben accolto questo gesto, gesto che dimostra ancora una volta quanto la nostra Città sia accogliente e solidale. Anche se al termine della sua vita, Rolando è stato “adottato” dalla nostra Città!».