FANO – Il copione è oramai ben noto ai cittadini: al primo temporale diverse strade della città si trasformano in ruscelli in piena. A raccogliere il disappunto e l’esasperazione dei fanesi sono stati gli esponenti dell’Udc che hanno colto l’occasione per sottolineare l’inefficacia delle strategie messe in campo per limitare i disagi dei rovesci.
Era il 2017 quando l’assessore e vice sindaco Cristian Fanesi e il presidente Aset Reginelli commentavano i lavori sugli scolmatori: «Il prolungamento della scolmatore di via Ruggeri e via del Bersaglio avrà effetti positivi sul rilascio delle acque in via Pisacane».
Un commento che non è stato dimenticato da Pollegioni, segretario UDC, che non si è lasciato scappare l’occasione per attaccare l’attuale maggioranza: «Due milioni di euro spesi per cosa? Anche perché quei scolmatori danno l’impressione di essere li e basta. Ricordo che nel 2017 il Comune affidò ad Aset S.p.A l’incarico di un nuovo studio di fattibilità riguardo ad un nuovo scolmatore per via Pisacane perché quello fatto in precedenza prevedeva un costo molto alto ( circa 7 milioni di euro) e difficilmente sostenibile. Ad oggi maggio 2022 vicini alla scadenza del mandato di questa amministrazione comunale siamo solo alle prese con il solito sistema quello delle passerelle mediatiche dei grandi progetti. Intanto Via Pisacane, messa sotto la protezione dei, metaforicamente, santi scolmatori di Via Ruggeri e Via Del Bersaglio che ha dire degli Amministratori avrebbero fatto miracoli è per l’ennesima volta trasformata in un lago d’acqua e oggi si contano di nuovo i danni».