Pesaro

Braccio di ferro tra Fano e Marotta: nuovo ricorso al Tar per alcuni immobili. Barbieri: «Uno spreco di beni pubblici»

L’ultimo capitolo di questa "guerra" riguarda alcuni immobili presenti nella zona di Marotta Nord di cui l’amministrazione fanese contesterebbe la proprietà. Una recente delibera della Regione però sostiene il contrario

L'ex scuola di Via Damiano Chiesa oggetto del braccio di ferro tra Fano e Marotta
L'ex scuola di Via Damiano Chiesa oggetto del braccio di ferro tra Fano e Marotta

MAROTTA – Non c’è pace tra Fano e Marotta. Il divorzio con la conseguente annessione di Marotta sotto la giurisdizione del Comune di Mondolfo continua, anche a distanza di molti anni, a portare bracci di ferro e strascichi legali senza fine.

L’ultimo capitolo di questa ‘guerra’ riguarda alcuni immobili presenti nella zona di Marotta Nord di cui l’amministrazione fanese contesterebbe la proprietà: nello specifico si tratterebbe dell’ex scuola di Via Damiano Chiesa e dei locali presenti nell’edificio di Via Ferrari, esclusa la farmacia per la quale si è in attesa di un ulteriore pronunciamento da parte del Tar.

Tutto orbita intorno alla delibera n. 882 della giunta regionale approvata lo scorso luglio con la quale è stato stabilito il passaggio degli immobili di cui sopra al Comune di Mondolfo. Un documento però contestato dall’amministrazione fanese.

Al riguardo è intervenuto il sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri che ritiene la scelta dell’amministrazione della città della Fortuna sia deleteria e che condanni di fatto ad uno sperpero di soldi pubblici e ad un nuovo oblio per gli immobili pubblici che avrebbero invece potuto essere riqualificati e restituiti alla cittadinanza.

Nicola Barbieri esulta per la vittoria a Mondolfo

«Purtroppo, in questi giorni, ci è stato notificato l’ennesimo ricorso del Comune di Fano – commenta Barbieri – sulla questione legata all’unificazione di Marotta. Questa volta il ricorso al Tar Marche è nei confronti della delibera n.882 della Giunta regionale, approvata a luglio di quest’anno, nella quale è stato stabilito il passaggio degli immobili di Marotta nord al Comune di Mondolfo. Come Comune di Mondolfo faremo opposizione incaricando un legale per difendere i diritti della nostra comunità. Il ricorso intentato dall’Amministrazione comunale di Fano, oltre a costringere entrambi i Comuni e la Regione Marche ad un ulteriore dispendio di denaro pubblico, rischia di vanificare l’opportunità di riqualificare questi immobili con progetti a favore di giovani e anziani. Servizi di cui potrebbero beneficiare non solo tutti i cittadini di Mondolfo e Marotta, ma anche quelli residenti nella zona a sud di Fano che spesso gravitano nel nostro Comune».

«Spiace constatare che l’unico risultato di questa azione dilatoria sarà quello di condannare ancora questi edifici, attualmente in disuso, all’incuria e al degrado, in una fase in cui avremmo potuto accedere a finanziamenti pubblici per poterli legittimamente riconsegnare alla Città. Mi aspetto che i rappresentanti di opposizione del nostro Comune, che durante la campagna elettorale si erano avvalsi dell’appoggio del Sindaco di Fano Seri, prendano ufficialmente le distanze da questa ennesima prova di accanimento nei confronti del nostro territorio».