Pesaro

Fano, dalle parole ai fatti: eseguiti ad ortopedia del Santa Croce i primi interventi di chirurgia protesica

Sono stati eseguiti in questi giorni i primi interventi di sostituzione totale del ginocchio nel blocco operatorio dell'ospedale fanese

Nella foto, eseguita all'inizio dell'intervento, da sinistra l'infermiere strumentista Raffaele Bruschi, il Direttore Luca Memè insieme ai colleghi ortopedici Simone Stefano Finzi e Sanjin Omeragic.
Nella foto, eseguita all'inizio dell'intervento, da sinistra l'infermiere strumentista Raffaele Bruschi, il Direttore Luca Memè insieme ai colleghi ortopedici Simone Stefano Finzi e Sanjin Omeragic.

FANO – Dalle intenzioni ai fatti. Sono passati una manciata di giorni dall’annuncio da parte del Direttore di Ortopedia e Traumatologia degli ospedali di Pesaro Luca Memè del ritorno all’ospedale Santa Croce degli interventi di chirurgia protesica che già si è passati in sala operatoria. Sono stati eseguiti infatti in questi giorni i primi interventi di sostituzione totale del ginocchio nel blocco operatorio dell’ospedale fanese dell’Ast di Pesaro Urbino.

«Ci sono voluti quasi dieci anni – spiega Memè – affinché a Fano tornassero interventi chirurgici di ortopedia maggiore ed in particolare di chirurgia protesica. Voglio ringraziare tutti gli operatori e le operatrici per la sinergia e l’organizzazione messa in piedi. Non ci sono stati problemi di nessun tipo. Tutto ha funzionato al meglio. I pazienti sono stati ricoverati e presi in carico dalla Medicina Riabilitativa e dalla Geriatria per assicurare il miglior percorso assistenziale post operatorio e di recupero fisico. Si è riusciti a raggiungere questo grande risultato – continua Memè – grazie allo sforzo congiunto di diverse figure professionali, della Direzione Generale, Direzione Medica, Servizio Infermieristico, Servizio di Anestesia e Rianimazione, Geriatria, Medicina Riabilitativa, del personale infermieristico e degli operatori sanitari del Blocco Operatorio e dei reparti di degenza».

Per il direttore di Ortopedia questo «è solo l’inizio di un percorso finalizzato a separare gli interventi di chirurgia ortopedica programmata da quella di traumatologia, al fine di migliorare i percorsi sia a Pesaro che a Fano. Operazioni che certamente con il tempo verranno implementate sul presidio di Fano anche mediante utilizzo di procedure con assistenza robotica, attività che porterà ad un aumento dell’offerta al cittadino, riducendo i tempi di attesa e di conseguenza la mobilità passiva».