FANO – Mentre la sanità è sempre più al centro del dibattito politico, soprattutto in vista delle oramai imminenti elezioni regionali, l’ospedale Santa Croce di Fano compie 100 anni. Il 5 settembre del 1920 lo storico nosocomio apriva i suoi battenti: un secolo di attività che sottolinea e certifica il ruolo imprescindibile della struttura ospedaliera nella vita della città di Fano e del suo territorio.
Una ricorrenza che è stata celebrata anche dal sindaco di Fano Massimo Seri che avrebbe voluto organizzare una cerimonia apposita ma ha preferito astenersi per paura che l’evento potesse essere strumentalizzato ai fini elettorali.
«Questa è un’occasione non solo per fare gli auguri al nostro ospedale, ma anche per rinnovare il ringraziamento a tutti quei medici, infermieri e operatori sanitari che ancora una volta hanno dato dimostrazione di grande professionalità, umanità e dedizione, per come hanno affrontato la dura prova della pandemia. Un’opportunità – prosegue Seri – anche per riaffermare l’importanza del Santa Croce che, in qualsiasi caso, rimarrà struttura ospedaliera operativa e funzionante grazie anche al protocollo sanitario che ho firmato e che garantirà sempre la piena funzionalità del nostro ospedale. Quindi lasciatemi dire tanti auguri Santa Croce e altri 100 di questi anni».
Al netto della certezza che l’ospedale non verrà chiuso, in molti si chiedono però quale sarà il suo futuro: negli ultimi anni la struttura è andata incontro ad un oggettivo depotenziamento che ha portato non pochi disagi tra il bacino di utenza dei pazienti fanesi.
Al riguardo erano intervenuti gli stessi ex amministratori fanesi che, in una lettera aperta, avevano denunciato l’avanzare di nubi minacciose sulla sanità locale e sul Santa Croce. Lo stesso Seri, nonostante le parole speranzose spese in occasione di questo compleanno, in una non poco chiacchierata lettera aperta indirizzata agli amministratori regionali (e caduta di fatto nel vuoto) aveva chiesto di rivedere i famosi patti siglati nel 2018. Dopo 100 anni di onorata carriera, chiedersi quale sarà il futuro dell’ospedale fanese è una domanda più che mai lecita ed attuale.