FANO – La notizia della conferma del nosocomio locale Santa Croce di Fano ha scatenato reazioni opposte e, per certi versi, inaspettate. Tante le voci che hanno accolto l’annuncio della Regione con entusiasmo e soddisfazione tra cui M5S, UDC e Forza Italia e che non hanno risparmiato bordate al sindaco di Fano Massimo Seri, reo di aver accolto in maniera tiepida la notizia e di aver fatto intendere il suo favore al progetto dell’ospedale Muraglia che, di fatto, avrebbe rappresentato la pietra tombale per il Santa Croce.
Il primo ad intervenire in merito è stato il capogruppo del M5S di Fano, Tommaso Mazzanti: «Invece di accogliere con favore la volontà della Regione di mantenere a Fano un ospedale degno di questo nome, abbandonando finalmente l’obiettivo della mega-struttura unica di Muraglia, il Sindaco Seri riesce addirittura a lamentarsi. Negli ultimi sette anni non ha mosso un dito per difendere con i fatti la sanità pubblica del nostro territorio, nonostante lo avessimo sollecitato con innumerevoli atti consiliari. Anzi, lui stesso, con protocolli, attendismi e strategie perdenti ha contribuito ad un triste destino che sembrava ormai segnato per l’ospedale di Fano. Per fortuna l’antifona è cambiata. Ecco perché è sconvolgente sentire il Sindaco definire lo scenario attuale come se fosse ‘il peggiore possibile’ significa davvero assistere al ribaltamento della realtà».
Dello stesso avviso Marta Ruggeri, capogruppo del M5S in Regione, che aggiunge: «La città di Fano ha di fronte a sé una grande opportunità: quella di vedere il proprio ospedale finalmente potenziato, cosa che come M5S abbiamo chiesto inascoltati per anni. Mi auguro che il sindaco Seri sappia cogliere questa occasione facendosi interprete di richieste precise che portino avanti gli interessi dei cittadini che rappresenta e non quelle di partito. Ho motivo di credere che, nonostante la bocciatura della mozione che presentai mesi fa in Consiglio regionale con cui chiedevo che i 50 posti letto congelati per la clinica privata di Chiaruccia passassero dalla carta all’attivazione presso il servizio sanitario pubblico, la Ragione stia invece vagliando anche questa ipotesi».
Dello stesso tenore Fratelli d’Italia Fano che è tornata a parlare di sanità locale dopo le dichiarazioni rilasciate da Seri ad un’emittente radiofonica locale: «Prendiamo atto che finalmente il Sindaco, nonostante le finte battaglie mai vinte che ha sostenuto, dichiari che il suo obiettivo era affine a quello dell’amministrazione Ceriscioli: fare un ospedale unico provinciale a Pesaro chiudendo quello di Fano. La disastrosa situazione attuale di una azienda ospedaliera divisa su due/tre ospedali era, a detta del Sindaco Seri, “un sacrificio temporaneo per arrivare alla struttura unica”. Secondo noi è un sacrificio che pazienti ed operatori sanitari non possono e non devono più sostenere. Fortunatamente il passo della Regione è cambiato già nei pochi mesi trascorsi dall’elezione del Presidente Acquaroli. Infatti è già stato votato il NO all’ospedale unico provinciale e siamo contenti che, senza campanilismi inutili, siano già stati avviati gli incontri per costruire il nuovo ospedale di Pesaro, senza project financing, ma in modo da non perdere i fondi stanziati».
Fratelli d’Italia Fano rassicura il sindaco Seri che si dice preoccupato per quanto riguarda le sorti dell’ospedale Santa Croce: «Abbiamo chiesto alla Regione che l’ospedale di Fano venga riportato al livello che merita la terza città delle Marche, ossia quello di ospedale autonomo dotato di specialità mediche, chirurgiche e materno infantili. Ciò permetterà al nosocomio fanese di tornare ad essere un riferimento per la popolazione fanese e per quella di tutta la vallata del Metauro. Il Sindaco Ricci che vede ora crollare il tentativo di controllo totale sulla sanità provinciale, oltre che su altri settori, e che minaccia barricate (che il collega Seri al contrario non ha mai fatto per salvaguardare il Santa Croce dai fantomatici algoritmi) deve stare sereno; siamo convinti che questa neo eletta Amministrazione Regionale si impegnerà a rimettere in piedi una sanità distrutta dalle precedenti targate PD».
Contenti anche gli esponenti locali dell’UDC: «L’UDC accoglie positivamente questa buona notizia confidando nel buon lavoro dell’Amministrazione regionale che ha tenuto conto dell’importanza strategica dell’Ospedale della terza città delle Marche. Eravamo sicuri e non avevamo dubbi che il passaggio del Governo al Centro Destra, dopo molti anni di centro sinistra, avrebbe portato una ventata positiva di cambiamento anche in tema di sanità. Dopo il disastro firmato PD, finalmente, con il Centro Destra, abbiamo la promessa che verrà garantito l’Ospedale di Fano anche se sarà realizzata una nuova struttura per la città di Pesaro».
Anche in questo caso non manca una bordata a Seri: «Il sindaco, che ha fatto un disastro annunciato sulle scelte strategiche per la città, esprime, nonostante la buona notizia della decisione della Regione, la sua contrarietà dimenticando che il risultato, della sua gestione, è sotto gli occhi di tutti, dalla famosa delibera firmata tra Seri/Minardi/Ceriscioli non abbiamo avuto né la clinica privata né la garanzia per il Santa Croce che è stato sistematicamente depotenziato e spolpato dei servizi».