FANO – Non è di certo passata inosservata alle forze di minoranza di Fano quanto accaduto nell’ultimo weekend nei giardini della Rocca Malatestiana dove un gruppo di circa 20 giovani tra i 15 ed i 20 anni avrebbe aggredito due ragazzi pesaresi di 18 e 17 anni per motivi futili, correlati al look di uno dei due adolescenti. Dopo l’intervento di condanna dell’Assessore Cucchiarini, i primi a commentare l’accaduto sono stati gli esponenti del Movimento 5 Stelle.
«Non è più accettabile – hanno dichiarato i consiglieri comunali Tommaso Mazzanti, Francesco Panaroni e Matteo Giuliani – che si nasconda la testa sotto la sabbia dopo episodi allarmanti e gravissimi di questo tipo. Con frequenza ciclica, ormai, emergono fenomeni di disagio giovanile che non di rado sfociano in fatti di violenza inaudita, per di più in luoghi centralissimi della nostra città».
«Nello specifico – proseguono – il caso più recente sembra essere stato provocato da pretesti davvero futili, come lo smalto sulle unghie e la tinta dei capelli, che interrogano la politica locale su quanto lavoro si debba ancora fare per promuovere la bellezza e la cultura della diversità, in un contesto complesso in cui le differenze che entrano in gioco si confrontano su più piani. Solo poco tempo fa, la maggioranza ha bocciato la nostra mozione per un piano di sicurezza urbana, partecipato dal basso, che ruotava intorno alla creazione dell’operatore sociale di quartiere, una figura che sapesse recepire gli umori del territorio e tradurli in ipotesi di intervento».
A rincarare la dose anche la consigliera regionale pentastellata Marta Ruggeri: «Occorre al più presto impostare una strategia per intercettare con più efficacia il disagio giovanile, esacerbato dalle restrizioni rese necessarie dalla pandemia. Gli ultimi fatti richiedono il potenziamento dei percorsi di prevenzione, per scongiurare che si debba intervenire con provvedimenti estremi ed eclatanti quando ormai è tardi».
Dello stesso tenore anche il pensiero espresso da Mario Alberto Rinaldi, Commissario Lega Giovani Pesaro Urbino: «Questi giovani bulletti non ci rappresentano. Fano deve tornare ad essere è una città tranquilla, abbiamo bisogno di più controlli. Non può esistere che in un luogo come quello della Rocca Malatestiana, simbolo da anni di aggregazione giovanile, possano accadere queste cose, così come in ogni altra parte della nostra città. I valori liberali che rappresentano la nostra società vengono spesso ultimamente messi a rischio da questi episodi molto violenti ma che fortunatamente non rispecchiano i nostri giovani. Oggi come oggi, non è più accettabile che si venga categorizzati in base ai vestiti, al colore dei capelli, della pelle o delle unghie. BASTA! Speriamo inoltre che questi ragazzi vengano presi e abbiano la giusta punizione per quello che hanno fatto e chiedano scusa per i fatti accaduti non solo ai ragazzi coinvolti ma a tutto il mondo giovanile».
Ancora più pesante l’affondo di Stefano Pollegioni, delegato provinciale UDC che punta il dito sulla latitanza della sicurezza in città: «Insieme a tutto il direttivo UDC esprimo solidarietà e vicinanza ai due ragazzi ed in particolare a colui che colpito da una feroce aggressione è finito in ospedale con lesioni importanti. Purtroppo questo fatto, non unico nella nostra città, testimonia che la città dei bambini, dei giovani, del carnevale, del turismo è sempre più nelle mani del degrado sociale e questo è ormai stato detto tante volte ma nulla è mai stato fatto. Spesso assistiamo a fatti di cronaca che finiscono su un palcoscenico mediatico, dove tutti dicono la sua, ma poi tutto finisce nel silenzio in attesa della prossima volta. Così non va e Fano non vuole e non deve abituarsi a queste cose. Mentre da una parte esiste un problema sociale su cui bisogna intervenire e approfondire perché non dilaghi e non porti a scenari molto più gravi, dall’altra c’è la conferma che esiste anche un problema di sicurezza pubblica. Per l’ennesima volta torno a ribadire che l’Amministrazione comunale deve mettere in campo tutte le armi in suo possesso, sempre che ne sia all’altezza. La Polizia locale deve essere più efficace, siamo in tempo di movida, gli uomini addetti al controllo e vigilanza devono uscire per strada e stare meno in certi uffici così da essere di supporto alla Polizia di Stato e ai Carabinieri che hanno un territorio vasto da controllare e non possono essere ovunque».