FANO – La città della Fortuna piange Giuseppe Luzi, morto all’età di 45 anni a causa di un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo.
Un lutto improvviso e doloroso che ha gettato l’intera comunità nello sconforto e nella tristezza. L’uomo è mancato nella serata del 2 settembre mentre era in compagnia di amici. Di professione operaio, era conosciuto da tutti per le sue qualità umane e per i suoi tantissimi interessi: la cucina, la musica, lo sport (meccanico di go kart a livello nazionale) e la poesia.
Tanti i ricordi dedicati al 45enne; scrive il circolo Arci a San Lazzaro: «La famiglia dell’Artigiana oggi piange non solo un amico, ma una colonna portante, quasi come un’istituzione. Un fratello, uno di “noi”. Grazie di tutto Trens, per l’impegno, la dedizione, e tutto quello che hai saputo creare per questo piccolo circoletto che non ti dimenticherà mai. Raccogliamo i pensieri e ci stringiamo attorno alla famiglia di Giuseppe». Trens era l’altro soprannome. Un appellativo appartenente alla sua famiglia, che però è rimasto a lui.
O ancora: «Giusi… dopo infinite discussioni, questa volta ci hai lasciato davvero senza parole. Resta solo la voglia di ritrovarci ancora all’Artigiana, come una volta, a brindare insieme prima di ogni nuovo concerto. Ci mancherai». Luzi lascia l’anziana madre, un fratello e tre sorelle, delle quali una è Carla, capogruppo consiliare della lista In Comune.