FANO – Purtroppo l’uomo ha notoriamente la memoria corta e raramente sembra imparare dai propri errori. Ne sono un esempio i tanti, troppi bagnanti che spesso sembrano ignorare i segnali di pericolo come la “bandiera rossa” ed entrano in mare ugualmente incuranti di quanto possa accadere loro. Eppure l’estate 2022 è iniziata con una tragedia immane, la tragica morte di padre e figlio, ingoiati dai flutti. Appena una settimana dopo si è rischiato il bis: ad evitarlo solo l’abnegazione e la prontezza dei bagnini di salvataggio.
A lanciare un nuovo appello su una nota piazza social fanese è stato proprio in questi giorni Claudio Caprara e nel farlo ha scelto una ricorrenza particolare: il quinto anniversario di morte di Pierluigi Ricci, per tutti Bigio, il bagnino-eroe che nell’estate 2017, a prezzo della sua stessa vita, si tuffò in mare per salvare due ragazzini in difficoltà e il loro papà.
«Oggi guardavo la torretta del bagnino sulla spiaggia libera di Sassonia, c’era la bandierina rossa ma in tanti facevano il bagno. Le scogliere hanno reso il mare meno pericoloso ma chi lo conosce sa che il pericolo c’è sempre. Non ho potuto fare a meno di pensare a un caro vecchio amico. Sono passati 5 anni da quando Bigio (Pierluigi Ricci) ha sacrificato la sua vita per salvare dei bagnanti imprudenti. Facciamo in modo che il suo sacrificio non sia stato inutile e rispettiamo il mare».
Un appello che si chiude con una richiesta precisa rivolta all’amministrazione comunale fanese: «Tutti noi ci aspettiamo che a lui venga dedicato un angolo di Fano, una via, una piazza, una panchina. Se lo merita».