FANO – Prosegue il restyling di Fano. Dopo il completamento della ciclopedonale dell’Arzilla ed i lavori in Piazza Marcolini, è stata presentata la nuova Fontana della Fortuna di Piazza XX settembre. Ad annunciarla è stato il Sindaco Seri: «Bella, accattivante e custode della nostra storia. Pronto il progetto per la riqualificazione della Fontana della Fortuna. E’ un intervento importante perché questo è un luogo simbolo della nostra città. C’è stato un lavoro attento anche dal punto di vista della ricerca storica così da far emergere la nostra identità e le nostre radici».
«Un progetto – osserva l’assessora ai Lavori Pubblici Barbara Brunori – su cui abbiamo lavorato per un anno insieme ad un architetto e ad un restauratore, per far emergere un elemento identitario della nostra città. Abbiamo operato per stadi, iniziando a fare un rilievo a nuvola di punti per approfondire gli elementi topici della Fontana. Successivamente abbiamo eseguito delle schede tecniche affinché potessimo raccogliere tutto il materiale storico, un lavoro che è risultato fondamentale per far emergere il valore storico di questo bene. A settembre partiremo con una riqualificazione complessiva e totale, per un importo complessivo di 250 mila euro. Era necessario intervenire, in quanto bisogna tornare indietro fino al 2003 per trovare l’ultima azione di ripristino, che fu redatta dal Lion Club».
Chi ha curato il progetto è l’architetto Roberta Martufi, che è entrata nello specifico delle caratteristiche di questo intervento: «Il progetto di riqualificazione insiste su tre livelli: quello scultoreo, quello impiantistico e uno che riguarda la sezione limitrofa alla fontana che insiste sulla piazza. Grazie all’indagine storica che abbiamo effettuato, siamo intervenuti anche su una parte dello slargo che nascondeva una porzione della vecchia fontana. Operando così a livello urbano, renderemo tutta la fontana accessibile e maggiormente visibile. L’obiettivo è anche quello di creare giochi d’acqua e valorizzare la parte scultorea, in modo tale da promuoverne anche l’aspetto iconografico».
«E’ stato redatto un metodo di lavoro che sarà poi declinabile ad altri interventi a beni monumentali e di natura culturale – spiega l’architetto Cristiano Tenenti -. Questa metodologia enfatizza l’aspetto culturale, che deve essere il riferimento per tutte le riqualificazioni».