FANO – La Città della Fortuna si prepara a riabbracciare uno dei luoghi più belli e affascinanti della città: la Chiesa di San Pietro in Valle. Costruita sulle rovine di un’antica chiesa del 778, che portava lo stesso nome, si tratta di uno degli esempi più riusciti di Barocco presenti nella nostra regione.
La denominazione “in Valle” costituisce un dilemma per gli studiosi che si sono divisi secondo due diversi pareri: una prima spiegazione attribuirebbe al termine “in Valle” un significato relativo alla sua collocazione nella parte bassa della città, caratterizzata da una depressione del suolo. La seconda spiegazione farebbe derivare tale termine dal latino vallum, che significa muro, e quindi spiega la collocazione della chiesa nei pressi delle rovine delle mura romane.
Durante questa settimana il sindaco Massimo Seri, insieme ai Responsabili del Servizio Lavori Pubblici, Servizio Cultura e ai funzionari della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche hanno fatto un sopralluogo congiunto presso l’edificio religioso: un primo passo verso la realizzazione di un progetto comune che partirà con un intervento di sistemazione e messa in sicurezza per la riapertura della struttura.
«L’obiettivo – sottolinea il sindaco Seri -, oltre che di risolvere le problematiche attuali, è quello di realizzare un piano strutturale completo di attività, che ci permetteranno di capire come intervenire con azioni mirate anche per il lungo periodo. Sono particolarmente contento di questa collaborazione con la Soprintendenza che, grazie anche alla realizzazione di tavoli tecnici, ci permetterà di valorizzare al meglio uno dei luoghi più suggestivi della città».